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Donna morta in ospedale a Teramo: ricoverata solo dopo 35 chiamate

Morta Covid ospedale Teramo

La Asl di Teramo ha aperto un'inchiesta sul caso della donna di 79 anni morta con sintomi Covid e ricoverata solo dopo 35 chiamate.

Una donna di 79 anni è morta dopo essere stata ricoverata all’ospedale di Teramo per sintomi riconducibili al coronavirus: l’ospedalizzazione è giunta soltanto dopo 35 chiamate, motivo per cui l’azienda sanitaria territoriale ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto.

Morta a Teramo: ricovero dopo 35 chiamate

Il figlio della donna, l’avvocato Domenico Giordano, ha infatti denunciato pubblicamente l’Asl per fare luce sulla vicenda e sulla lentezza dei tempi del ricovero. Tutto è iniziato il 4 novembre quando il marito è risultato positivo all’infezione e i medici avevano optato per ricoverarlo in ospedale. Per Vincenza invece non sembrava esserci bisogno di cure ospedaliere. La sua saturazione era pari a 97 (in situazioni di normalità il valore è compreso tra 95 e 99) e non presentava alcun sintomo del coronavirus.

Vivendo in casa con l’uomo c’era però il forte sospetto che anche lei fosse rimasta contagiata. Il timore si è concretizzato il giorno successivo. La situazione è in breve tempo precipitato e la sua saturazione ha raggiunto quota 77, cosa che ha spinto il figlio a chiamare il 118 i cui sanitari inizialmente non gli hanno creduto.

Seguono delle ore preziose fatte di 35 chiamate al medico di base, che in un secondo momento ha mandato le mail all’Usca per attivare il ricovero, e persino ai Carabinieri. Dopo molte insistenze Vincenza riesce finalmente ad ottenere un posto all’ospedale di Teramo, ma ormai è troppo tardi. In poco tempo il suo quadro clinico è peggiorato tanto da condurla al decesso.