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Vaccino Pfizer, Pregliasco: "Sarà un bene comune gratuito in tutta Europa"

fabrizio pregliasco sul vaccino anti covid

Con il via libera del Regno Unito, si avvicina il momento della distribuzione in Italia e in tutta Europa

Il vaccino anti Covid di Pfizer e BioNTec ha ricevuto il via libera da parte del Regno Unito e potrà essere presto distribuito in Italia e in tutti i Paesi dell’Unione europea. Le prime dosi saranno somministrate alle categorie più a rischio, al personale medico-sanitario e agli anziani. Seguirà poi una distribuzione verso tutte le fasce della popolazione. Manca solo anche il parere dell’EMA, l’Agenzia europea del farmaco, che deve compiere una valutazione che potrebbe arrivare a breve.

Vaccino Pfizer, pronto per la distribuzione

Ci sono tuttavia ancora parecchie domande irrisolte, che Fanpage ha posto al professor Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e ricercatore in Igiene Generale e applicata all’Università degli Studi di Milano. Quali sono le caratteristiche del vaccino approvato nel Regno Unito? “Dobbiamo ancora conoscerle meglio – risponde -. Le informazioni che abbiamo ricevuto finora sono soltanto quelle di alcuni comunicati stampa. Abbiamo pochissime informazioni, che si rifanno alle comunicazioni arrivate dalle aziende che credo siano state comunque oneste. Per quello che si sa, si tratta di un vaccino che ha caratteristiche di sicurezza ed efficacia paragonabili a quelle di vaccini già utilizzati per altre malattie”.

Sulla distribuzione in Italia, Pregliasco risponde: “C’è un piano di cui ho contezza che sia stato fatto. Perché, tramite la Regione Lombardia, sono state chieste indicazioni operative, individuando noi, come luogo, tra i tanti in cui è prevista la distribuzione. Penso quindi che ci sia una pianificazione a livello centrale che possa essere efficiente. In ogni caso, non dobbiamo immaginare di fare le cose di corsa ma di farle bene perché, comunque, la campagna vaccinale non sarà istantanea ma un qualcosa che ci occuperà per una gran parte del 2021″.

Infine, sul prezzo del vaccino, spiega: “Sarà un bene comune e, anche a livello europeo, le quote di vaccino – le 200 milioni di dosi – saranno considerate un bene comune. In Italia sarà quindi un vaccino come quello anti-influenzale per le fasce a rischio e, in questo caso, per tutta la popolazione”.