> > Covid, Zangrillo su Fontana: "In Lombardia si poteva fare meglio"

Covid, Zangrillo su Fontana: "In Lombardia si poteva fare meglio"

Zangrillo Fontana gestione Covid

"Il governatore del Veneto è stato l’unico presidente che ha saputo gestire l’emergenza". ha commentato Alberto Zangrillo.

Intervenuto per descrivere l’attuale situazione negli ospedali, Alberto Zangrillo ha fatto sapere che le strutture “stanno vivendo una fase nuova”. Il celebre primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Raffaele ha commentato l’andamento del virus in Lombardia, che da venerdì 11 dicembre dovrebbe diventare zona gialla. Zangrillo ha espresso alcune critiche su Fontana per la gestione dell’emergenza Covid in Lombardia. I suoi complimenti, invece, sono indirizzati al governatore del Veneto, Luca Zaia.

Zangrillo su Fontana e gestione Covid

Ospite de La Confessione, il programma condotto da Peter Gomez in onda sul Nove venerdì 4 dicembre, ha dichiarato: “Una valutazione in campo sanitario della giunta lombarda di Fontana? Potevano fare meglio. Tuttavia, precisa: “Ma per prendere decisioni ci vogliono mani libere. L’unico presidente che ha saputo governare questo fenomeno è stato Zaia, perché probabilmente aveva le mani molto libere”, ha aggiunto.

“Quello che io noto è che in Italia ci si perde quando c’è la necessità di dover ricondurre tutti a un equilibrio che è più su base politica che su base sostanziale. Devi avere il coraggio di dire come ho fatto io, che infatti non vado in politica. “La linea è quella, l’obiettivo è quello, i rischi che corro per arrivare là sono quelli che si frantumi una coalizione politica? Io corro il rischio di frantumare una coalizione politica”. Però voglio essere ricordato per essere quello che ha ottenuto l’obiettivo e ha fatto di tutto per arrivare a perseguirlo”, ha tenuto a sottolineare.

Sul premier Conte, ha dichiarato: “In questo momento è l’unica persona in grado di garantire tutti noi, quindi il mio giudizio nei suoi confronti è assolutamente positivo”. E ancora: “Sono convinto che aprire le discoteche sia stato uno sbaglio, però andare a sostenere che il seme di partenza sia stato quello del Billionaire è quantomeno pretestuoso”.