> > Cauda: "Rischio terza ondata a metà gennaio insieme a picco influenza"

Cauda: "Rischio terza ondata a metà gennaio insieme a picco influenza"

Coronavirus

Secondo Roberto Cauda si rischia che la terza ondata di contagi arrivi in Italia a metà gennaio insieme al picco dell'influenza.

Il direttore del reparto di Malattie infettive del Policlinico Gemelli Roma Roberto Cauda ha sottolineato come l’arrivo di una terza ondata qualora si allentino troppo le norme è molto probabile: la difficoltà in più rispetto alla seconda è che questa volta coinciderà con il picco dell’influenza.

Cauda sulla terza ondata

Il professore ha specificato che normalmente gli effetti dei comportamenti poco attenti non si vedono subito ma dopo un certo numero di giorni e settimane. Tanto è vero che le conseguenze di quanto successo in estate hanno portato alla risalita dei contagi verso ottobre e novembre: “Quindi il virus ha impiegato parecchio a riprendere vigore“. Ora però la situazione è diversa perché si parte da numeri molto più alti sia in termini di positivi che di posti letto occupati.

Se ci sono distrazioni e allentamenti in questi giorni il rischio grosso è che ne vediamo gli effetti intorno alla metà di gennaio. E questo rappresenta un enorme problema perché ci sarà la terza ondata del Covid e il picco dell’influenza stagionale con gli stessi sintomi“, ha spiegato. Per evitare che ciò accada Cauda ha consigliato di mantenere il distanziamento in qualunque situazione per ridurre il rischio di contagi in ambito famigliare.

Il limite indicativo di 6 persone a tavola, ha spiegato, deve tenere conto anche degli spazi disponibili in casa e del mantenimento delle distanze. Mai dunque abbassare la guardia o avvicinarsi troppo a persone non conviventi: il regalo più prezioso quest’anno sarà il rispetto delle regole.