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Verona, presepe nel casco dell'ossigeno nel reparto di terapia intensiva

Presepe nel casco dell'ossigeno, Natale in terapia intensiva

Presepe nel caso dell'ossigeno come decorazione natalizia. L'idea del reparto di terapia intensiva Spina Covid di Borgo Trento, Verona.

Un presepe nel casco dell’ossigeno, il Natale nel reparto di terapia intensiva Spina Covid di Borgo Trento, Verona, si adatta. La creativa idea, simbolo di speranza, arriva da Marilena Corezzola, infermiera che lavora nel reparto da 12 anni. L’obiettivo è quello di rincuorare i pazienti ricoverati, facendo percepire loro la festività che non potranno vivere in prima persona come vorrebbero.

Presepe nel casco dell’ossigeno

In un casco Cpap per l’ossigeno, l’infermiera Corezzola ha allestito un presepe speciale: ci sono altre due pastorelli, uno simboleggia i giovani e un altro, panettiere, l’emergenza economica. “Questo casco è lo strumento che abbiamo per ridare il respiro a chi non ce l’ha più. Questa pandemia lo sta togliendo un po’ a tutti. Manca a chi è positivo alla malattia e a chi fa fatica a tirare avanti economicamente”, racconta Marilena a Fanpage.it, “In generale è un’umanità intera privata di abbracci, di baci e della compagnia degli altri”.

Un albero alternativo

A celebrare la festa del Natale, sulla porta degli spazi Covid di Borgo Trento è presente la sagoma lampeggiante di un albero, le cui palline sono decorate con i volti dei dipendenti ospedalieri. Al centro la foto di due mani, una protetta dall’altra con indosso guanti chirurgici, e la commovente scritta: “Finché starai con me, la mano te la stringo io. Chiunque tu sia”. Tutto il reparto ha collaborato alla creazione di questo bellissimo albero alternativo e si aggiunte ad altri presenti nei reparti Covid, uno dei quali proveniente dalla dell’infanzia Monsignor Bacilieri con i disegni dei bambini, decorato dai disegni dei bambini e doni di carta ritagliati da loro.