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Vaccino Covid, Galli: “Ritardo impone delle restrizioni al più presto“

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Il direttore dell’ospedale Sacco di Milano chiede misure più stringenti visto il rallentamento delle vaccinazioni.

I ritardi accumulati nella distribuzione del vaccino contro il Covid-19 rischiano di rallentare fortemente il processo già iniziato da diverse settimane. A parlarne è Massimo Galli in un’intervista rilasciata a La Stampa.

Vaccini, la posizione di Galli

Il primario dell’ospedale Sacco di Milano si è subito soffermato sulla questione vaccini. “Senza di essi siamo esposti a un contagio che galoppa e varia in tutta Europa. Si devono mantenere le restrizioni – commenta Galli – fino a che non si sarà sicuri di essere usciti dalla tempesta. Ogni minima debolezza potrebbe costarci una terza ondata. Già così, con il ritardo dei vaccini, l’inverno, le varianti, e il virus che circola dentro e fuori i confini, è un rischio, se non probabile, certamente possibile”.

Vaccino Covid, la situazione

Attualmente sono oltre 1 milione e trecentomila le persone che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino: di queste soltanto poco più di 100mila si sono sottoposte al richiamo della seconda dose. Galli, da questo punto di vista, analizza anche l’andamento della vaccinazione e le misure di prevenzione. “Bisognerà mantenere le misure fino a chiarire l’andamento della curva – aggiunge Galli – che resta incerto ma sempre in crescita. Inutile illudere la gente, la situazione non è tragica, ma in attesa dei vaccini bisogna ricordare che l’attenzione di ognuno di noi ai propri comportamenti è la migliore arma di difesa individuale e collettiva dalla pandemia”.

Nel frattempo in Italia il dato sui nuovi contagiati dal Coronavirus continua a non aumentare. Secondo il bollettino di domenica 24 gennaio i positivi al Covid-19 sono 11.629, le vittime 299.