> > Santeramo, la maestra Maria muore a 44 anni a causa del Covid

Santeramo, la maestra Maria muore a 44 anni a causa del Covid

Maria maestra

Insegnava nella scuola primaria di Santeramo in Colle, dove si era ammalata di Covid. Dopo 10 giorni in ospedale, è deceduta.

Il Coronavirus si porta via un’altra povera vittima: Maria Lobefaro, così si chiamava l’insegnante di sostegno in una scuola primaria a Santeramo in Colle, in provincia di Bari, morta a soli 44 anni. La donna insegnava nel primo circolo didattico Hero Paradiso, era molto apprezzata e non aveva patologie pregresse. Viveva con la madre, anche lei positiva al Covid. È lo stesso sindaco Fabrizio Baldassarre a dire su Facebook che oggi per tutto il piccolo paese è un giorno di lutto e aggiunge: “Ho appena saputo dalla dirigente scolastica della Hero Paradiso della morte di Maria Lobefaro, 44 anni appena compiuti, docente di sostegno nella primaria. Non ha superato la sua battaglia contro il Covid-19 ed è volata in cielo dopo diversi giorni in ospedale. Maria era una professionista seria e disponibile, sempre pronta al sorriso e all’accoglienza dei suoi alunni con i quali esercitava la propria delicata missione. Mi stringo alla famiglia e a tutti i suoi cari”.

Santeramo piange la maestra Maria, morta a solo 44 anni per Covid

Maria ha passato circa 10 giorni in ospedale prima del decesso. Suo fratello Beppe aveva rilasciato diversi appelli alla stampa, affinchè si riuscisse a procurare il plasma utile alle cure. Il triste finale è stato inaspettato anche per lui.

A Fanpage ha raccontato che pensa che la sorella abbia contratto il virus a scuola poichè nelle classi i casi sono di molto aumentati e più della metà dei nuovi contagi sono riconducibili al contesto didattico. Il sindaco Baldassare ha, infatti, sottolineato che il prospetto mostra che dal 5 febbraio scorso c’erano più di 50 nuovi contagi a Santeramo, di cui 36 direttamente collegati alla vita tra i banchi: stiamo, dunque, parlando dell’80% di nuovi casi registrati. Di conseguenza, la didattica in presenza è stata interotta proprio per l’aumento dei positivi al Coronavirus fino al 13 febbraio.