> > AstraZeneca, Garattini: "Giusti i controlli, ma non perdere la fiducia"

AstraZeneca, Garattini: "Giusti i controlli, ma non perdere la fiducia"

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"È giusto fare tutti i controlli, ma credo che alla fine troveremo che i vaccini non sono collegati ai casi di trombosi", commenta Silvio Garattini.

La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo con l’accusa di omicidio colposo per una decina di persone per la morte di Stefano Paternò, 43 anni, sottufficiale della Marina ad Augusta deceduto nella mattina dell’8 marzo dopo un arresto cardiaco nella sua abitazione. Il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose del vaccino AstraZeneca. Il lotto in questione è stato poi ritirato dall’intero territorio italiano e altri Paesi europei ne hanno sospeso la somministrazione. Massimo Galli ha sottolineato la necessitò di eseguire le “doverose indagini in proposito”, ma ritiene che il vaccino non sia pericolo, nonostante la presenza di un “rumore di fondo”. La casa farmaceutica AstraZeneca sottolinea che non ci sarebbe alcuna prova sull’aumento di rischio embolia o trombosi. Sulla questione è intervenuto anche Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano.

Vaccino AstraZeneca, il commento di Garattini

Intervistato da la Repubblica, Silvio Garattini ha commentato l’incertezza e i dubbi che si stanno diffondendo sul vaccino AstraZeneca.

“La formazione di trombi è una delle conseguenze del Covid. Dovremmo controllare se le persone colpite non avessero contratto l’infezione in modo silente”. Garattini condivide la scelta dell’Aifa, che interrompe la somministrazione di quel lotto e sta eseguendo le dovute indagini. Tuttavia, ha ribadito anche la necessità di non perdere fiducia nei vaccini e nella cura al Covid-19.

Sono sicuro che tutti i controlli necessari verranno effettuati nei prossimi giorni. Si fermeranno le somministrazioni del lotto sotto esame. Una commissione studierà le condizioni di salute delle persone colpite dagli eventi avversi. Verranno sottoposte a esami approfonditi anche le fiale dei lotti bloccati. Poi saremo in grado di capire meglio se c’è un legame fra i casi di trombosi e le vaccinazioni. I controlli si faranno a livello nazionale, ma dialogando con l’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali”, ha precisato.

Quindi ha sottolineato: “È giusto fare tutti i controlli, ma credo che alla fine troveremo che i vaccini non sono collegati ai casi di trombosi. Finora abbiamo somministrato decine di milioni di dosi e non ci sono stati gravi effetti collaterali. Non più di quelli degli altri vaccini. Anche durante le sperimentazioni AstraZeneca aveva registrato un sospetto evento avverso, un caso di mielite. Ma poi si era capito che quel disturbo non dipendeva dal vaccino”. Poi ha precisato: Ci vuole più trasparenza in queste materie, altrimenti si genera sfiducia tra la gente. Oggi mi sarei aspettato un comunicato ufficiale delle nostre autorità sanitarie per spiegare quali e quanti sono i casi sospetti e che tipo di controlli saranno messi in opera. Invece non ho sentito nulla del genere. E non è la prima volta”.