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Vaccini in Lombardia, nessuna chiamata per 80enne e per la madre 103enne

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Un 80enne ha raccontato i disservizi nella distribuzione dei vaccini in Lombardia: sia lui che la madre di 103 anni non sono ancora stati chiamati.

Continuano i disservizi nella somministrazione dei vaccini in Lombardia, con centinaia di anziani che ancora oggi non sono riusciti a ricevere la dose già prenotata. A testimoniare lo scenario lombardo è questa volta un uomo di 80 anni, che intervistato dal quotidiano La Repubblica ha raccontato di come né lui né la madre di 103 anni siano ancora stati chiamati per la somministrazione del vaccino dopo un mese dalla prenotazione e non abbiano ricevuto nemmeno un messaggio di scuse per il ritardo accumulato.

Vaccini in Lombardia, il racconto di un 80enne

L’80enne Carlo Chianese, ex amministratore delegato di una società del gruppo Olivetti, racconta ai microfoni dei giornalisti: “L’ho iscritta [la madre ndr] sul portale il 16 febbraio, ci ho messo due giorni perché all’inizio era tutto intasato. Poi sono riuscito e ho chiesto di averla a domicilio, viste le sue condizioni di vulnerabilità. E mi sono iscritto anche io. Lei sta bene di salute ma è molto fragile, avendo quell’età, non ha nessun malanno specifico, ma è molto delicata nel fisico, ho fatto personalmente l’iscrizione”.

Dopo oltre quattro settimane di attesa però, dalla regione non hanno fatto sapere ancora nulla: “Sono molto deluso, anche arrabbiato. Ci aspettavamo il vaccino, o per lo meno una telefonata, un messaggio di scuse, l’appuntamento. La comunicazione che ci sia qualcosa in corso. La cosa spiacevole è l’assoluta mancanza di chiarezza, non so nemmeno se esistono i nostri dati da qualche parte nel sistema informatico della Regione”.

Comprensibilmente scoraggiato, l’uomo si lamenta in seguito dei recenti scandali che hanno colpito i vertici della Regione Lombardia nell’ultimo periodo: “Io non mi aspettavo che la Lombardia fosse così messa male, una volta era un punto di riferimento, poi si è deteriorata. Cosa sia successo si può capirlo leggendo e informandosi sugli scandali che sono avvenuti, sui personaggi che la gestiscono ormai da anni. Sono quel che sono, politici di un certo tipo, senza entrare in polemica. Da cittadino dico solo che mi stupisce il livello di inefficienza a cui si è arrivati”.