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Scanzi vaccinato: "Trattato come un serial killer, non me l'aspettavo"

andrea scanzi contro salvini

Vaccinato contro il Covid perché in una lista di riserva, Andrea Scanzi risponde alle polemiche che ha scatenato il suo gesto.

Il giornalista Andrea Scanzi è tornato a commentare l’episodio che lo ha portato al centro delle polemiche dopo essere stato vaccinato: “Sono stato trattato come un serial killer. Mi sembrava di aver fatto un bel gesto ma ho ricevuto tutta questa melma, non me l’aspettavo“.

Scanzi vaccinato: “Trattato come killer”

Intervenuto durante la trasmissione Cartabianca in onda su Rai Tre, ha spiegato i contorni della vicenda che lo ha portato a vaccinarsi ad Arezzo contro il Covid. Non rientrando in alcuna categoria prioritaria, ha spiegato di aver inizialmente chiesto al medico di chiamarlo in caso di cambiamenti nelle liste. Il 3 marzo quest’ultimo lo ha contattato dicendogli che la Asl sudest Toscana aveva deciso di scrivere un elenco di riserva in cui inserire soggetti da vaccinare in caso di avanzo delle dosi. Succede infatti spesso che, se qualcuno non si presenta, rimangano dei sieri inutilizzati dato che una volta scongelati non possono rimanere ad alte temperature per molto tempo.

La Asl mi ha scritto venerdì pomeriggio alle 16 dicendomi che le dosi libere c’erano e di tenermi pronto. Alle 18 mi hanno convocato per farmi vaccinare. Io ci sono andato“, ha sottolineato senza immaginarsi le polemiche che avrebbe scatenato. Un gesto fatto, secondo quanto affermato, anche per invitare i cittadini a non avere paura e che invece lo ha portato ad essere definito il furbetto del vaccino: “Altro che, sono il demente del vaccino“.

A chi lo accusa di aver saltato la fila, ha replicato di non essere stato il primo ad aver ricevuto la convocazione. La stessa Asl, la mattina successiva, gli ha anche spiegato che il suo medico di famiglia lo aveva segnalato come figlio unico di genitori estremamente vulnerabili.