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Decreto maggio, oggi la cabina di regia: spostamenti, ristoranti e palestre

Spostamenti Pasqua

Il governo si riunirà in una cabina di regia per valutare le nuove norme del decreto maggio e discutere delle richieste delle regioni.

Il Premier Draghi presiederà oggi una cabina di regia in cui il governo sarà chiamato a discutere delle norme da inserire nel decreto di maggio e delle graduali riaperture per far ripartire il paese. La riunione si terrà dopo aver appreso i dati del consueto monitoraggio dell’ISS che forniranno una panoramia aggiornata dell’attuale situazione epidemiologica.

Decreto maggio: oggi la cabina di regia

Il provvedimento, che entrerà in vigore il primo maggio, sarà effettivamente scritto non prima del 26 aprile. Per il momento tra le ipotesi c’è il ritorno della zona gialla a partire da maggio, con alcune regioni che già ora avrebbero i parametri per potervi entrare. A quanto pare confermata l’indiscrezione del coprifuoco a mezzanotte.

Bar e ristoranti

I governatori chiederanno all’esecutivo la riapertura dei ristoranti a pranzo e a cena anche nelle zone rosse, privilegiando la prenotazione obbligatoria a meno che non si tratti di locali molto spaziosi e la consumazione all’aperto. Tra le precauzioni raccomandate vi sono la misurazione della temperatura all’ingresso, il divieto di assembramento davanti ai locali, la distanza di 2 metri tra un tavolo e l’altro al chiuso e di 1 metro all’aperto.

Il governo sembrerebbe però rimanere cauto e iniziare a riaprire i ristoranti soltanto in fascia gialla e a pranzo. Rimarrebbe la regola delle quattro persone per tavolo se non si tratta di conviventi e la raccomandazione di privilegiare le aree all’aperto o comunque mantenere le finestre sempre aperte.

Al bancone del bar è sempre previsto un metro di distanza che, aumenta a due nelle regini con quadro epidemiologico peggiore.

Riaprono i buffet ma solo se i piatti sono composti dal personale del e nei self service con confezioni monodose.

Spostamenti

Le Regioni chiederanno al governo di consentire dall’inizio di maggio almeno gli spostamenti tra regoni in fascia gialla anche per motivi di turismo. A Roma si ritiene però che un’apertura dei confini regionali in tutta Italia possa far risalire la curva epidemiologica. Per questo si sta valutando se autorizzare sin dalla prima settimana il passaggio tra regioni gialle oppure se attendere le prime due settimane di applicazione del provvedimento e posticipare la libera mobilità alla metà del mese.

Anche il coprifuoco delle 22 sembrerebbe finire, soprattutto con la riapertura dei ristoranti la sera. Secondo le regioni si potrà fare già a metà maggio esclusivamente nelle aree gialle nelle quali il rientro al proprio domicilio sarà spostato a mezzanotte.

Cinema e teatri

La richiesta delle regioni è quella di riaprire i luoghi della cultura adottando protocolli anti contagio che prevedano posti a sedere distanziati di un metro, obbligo di mascherina, tamponi per aumentare il numero degli spettatori e altre norme ad hoc per gli attori e i musicisti. Il governo sembrerebbe intenzionato a riaprire cinema e teatri nelle prossime zone gialle: nella cabina di regia discuterà se tenerli aperti anche nel fine settimana o soltanto da lunedì a venerdì.

Non sarà consentito stare in piedi durante gli spettacoli, ciò sembrerebbe bocciare l’idea di Franceschini che proponeva l’ingresso di oltre mille persone con tamponi rapidi all’ingresso. Il testo delle Regioni non fa riferimento ad un tetto massimo di presene ma il ministo della Cultura propone di portare 500 spettatori al chiuso e mille per gli eventi all’aperto.

Va sempre favorita la prenotazione e il pagamento con bancomat e carte.

Piscine e palestre

L’idea delle regioni è quella di chiedere la riapertura delle palestre anche in zona rossa con ingressi su prenotazione, spazi da organizzare in modo da garantire la distanza di 2 metri tra i clienti e frequente igienizzazione. Il governo dovrebbe consentirne la riapertura soltanto in zona gialla e con lezioni individuali sempre da prenotare anticipatamente. Dopo il via libera alla presenza del pubblico allo stadio Olimpico per il Campionato Europeo, rimane da definire la questione degli stadi per le altre partite.

Nelle sale delle palestre si dovrà tenere almeno un metro di distanza quando non si fa attività fisica. Il programma delle attività dovrà essere ben pianificato cosi da evitare assembramenti all’interno. In spogliatori e docce la distanza aumenta a due metri. Disinfettare attrezzi e macchine dopo l’uso, se non è possibile deve essere tolta la possibilità di usarli. Obbligatorio il cambio delle scarpe e gli indumenti dovranno essere riposti nella propria borsa. Gli esperti tengono in considerazione, almeno per ora, la riapertura delle palestre sono per lezioni individuali con personal trainer e a due metri di distanza.

Anche nelle piscine, all’ingresso potrà essere rilevata la temperatura; se supera i 37,5 gradi non sarà consentito l’accesso. In vasca saranno a disposizione 7 metri quadrati per persona e l’acqua sarà carica di cloro perché ha il potere di neutralizzare il virus: la quantità varia tra 1 e 1,5 milligrammi per litro. Le vasche che non garantiranno il distanziamento e la quantità di cloro necessaria devono essere chiuse. Nelle aree di solarium e a bordo piscina all’aperto, ogni ombrellone avrà a disposizione almeno 10 metri quadrati di spazio.

Terme

Anche alle terme si potrà accedere tramite prenotazione consentendo il contingentamento degli ingressi ed evitare assembramenti. In vasca sono previsti sempre 7 metri quadrati a testa. Per le attività di gruppo come acquagym dovranno essere svolte preferibilmente nelle piscine all’aperto: la distanza dovrà essere di almeno due metri e tra un corso e l’altro deve passare almeno un’ora per consentire di arieggiare adeguatamente i locali. L’ideokinesiterapia va fatta in vasche dedicate che permettano all’operatore di mostrare i movimenti al paziente senza entrare in acqua. Le linee prevedono posti alternati dove si fanno inalazioni e la sanificazione deve avvenire al cambio di ogni paziente.