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Reddito di cittadinanza, Unimpresa: "boom del lavoro nero"

reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza è una misura che "si presta a diverse manipolazioni" ai danni della finanza pubblica. A lanciare l'allarme è Unimpresa.

“La norma che mira a introdurre in Italia il reddito di cittadinanza corre il rischio di essere aggirata e può far esplodere il lavoro nero“. A lanciare l’allarme è Unimpresa, l’associazione che rappresenta le micro, piccole e medie imprese. “La misura sul reddito di cittadinanza ha un presupposto importante e condivisibile. Aiutare chi è in difficoltà, prima con un sussidio e poi con l’offerta di lavoro” ammette la presidente Giovanna Ferrara. Ma le truffe ai danni dello Stato sono dietro l’angolo.

Reddito di cittadinanza crea frodi

“A noi piace andare a fondo ed essere concreti, valutiamo sempre l’applicabilità e l’attuazione delle nuove leggi, che vanno sempre calate nella realtà italiana. – spiega Giovanna Ferrara – E’ evidente che le distorsioni sono facilissime e a portata di mano, meglio dirselo subito”.

In base ad un sondaggio a campione realizzato dal Centro studi di Unimpresa tra le oltre 100.000 aziende associate, è emerso infatti che “l’architettura della misura si presta a diverse manipolazioni, anche con sostanziali accordi tra le imprese e i lavoratori, appartenenti a categorie più deboli”. In definitiva “chi ha un reddito mensile inferiore a 1.000 euro potrebbe infatti ‘accettare’ di buon grado il licenziamento da parte del datore di lavoro, percepire il reddito di cittadinanza (che assegna una ‘paga’ mensile fino a 780 euro), continuare a lavorare con un salario in nero e più contenuto rispetto a quello regolare”.

I settori più “interessati” sono: commercio turismo, agricoltura, servizi di manutenzione e di pulizia. “I vantaggi ci sarebbero sia per i lavoratori, – chiarisce l’associazione – perché la somma di reddito di cittadinanza e salario in nero sarebbe superiore alla paga regolare; sia per i datori di lavoro, perché risparmierebbero dal 30% al 60% sul costo del lavoro”.

Taglio del cuneo fiscale

“L’effetto finale della misura sul reddito di cittadinanza andrebbe in netta controtendenza rispetto agli obiettivi perseguiti dal governo: non si creerebbe nuova occupazione, ci sarebbe un boom del lavoro nero e si registrerebbero casi di frode a danno della finanza pubblica” chiarisce quindi Unimpresa.

Per la presidente Giovanna Ferrara invece il governo dovrebbe, per rilanciare l’economia italiana e creare nuova occupazione, “tagliare il cuneo fiscale e i costi a carico delle aziende”. “Ma ci rendiamo conto che – osserva infine – si tratterebbe di interventi poco spendibili sul piano elettorale e non remunerativi in termini di voti”.