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Moody's: "Crescita dell'Italia sarà anemica". Pil +0,4% nel 2019

Moody's

L'agenzia di rating avverte che in Italia ci sarà "una crescita molto più debole rispetto alle stime", anche del governo. Ma Tria nega manovra bis.

Moody’s si aspetta una “crescita economica dell’Italia anemica nel 2019″. Nell’ultimo report, l’agenzia di rating taglia infatti le stime di crescita del nostro Paese, smentendo di fatto l’ottimismo del governo che continua a negare la necessità di una manovra correttiva per aggiustare i conti pubblici.

Pesa anche l’instabilità politica

“L’economia italiana ha fatto fatica a mantenere il suo ritmo di marcia nella seconda metà dello scorso anno che ha terminato con una recessione con due trimestri consecutivi di crescita negativa”, evidenzia Moody’s nel Global macro outlook diffuso nella mattinata di venerdì 1 marzo 2019. Per l’agenzia di rating a pesare sull’Italia è in particolare “la debole attività economica, legata alla debolezza della domanda interna determinata da un calo della fiducia e da condizioni di finanziamento meno favorevoli a causa dell’aumento degli spread”.

Viene stimata quindi una “una crescita molto più debole rispetto alle stime” iniziali. Moody’s infatti si aspetta appena un più 0,4 per cento per il 2019 e un più 0,8 per cento nel 2020. Previsioni in contrasto con l’ottimismo che continua a mostrare il governo gialloverde, tanto che il ministro dell’Economia Giovanni Tria smentisce la possibilità di una manovra correttiva.

“Il deterioramento delle condizioni economiche potrebbe accrescere ulteriormente l’instabilità politica – avverte però l’agenzia – e mettere alla prova la fiducia di investitori e consumatori. Inoltre, le dinamiche politiche ed economiche stanno generando significativi rischi al ribasso per l’economia“. Per tutti questi motivi, l’agenzia di rating non nasconde il timore che la “crescita economica dell’Italia resti anemica nel 2019“.

Frena anche l’economia mondiale

Anche se l’Italia rimane fanalino di coda, è tutta l’economia globale ad indebolirsi. Il rallentamento è iniziato nel quarto trimestre del 2018 ma le stime di Moody’s prevedono un futuro poco roseo anche per l’anno in corso e quello a venire. “Dopo una crescita del Pil reale del 3,2 per cento nel 2018, la crescita delle economie del G20 scenderà al 2,9 per cento nel 2019 e al 2,8 per cento nel 2020″.