> > Coronavirus, Zanda: "Per la crisi pronti a dare in pegno i palazzi del potere

Coronavirus, Zanda: "Per la crisi pronti a dare in pegno i palazzi del potere

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Zanda: "Per la crisi economica scatenata dal coronavirus l'Italia potrebbe mettere come garanzia i palazzi del potere"

L’emergenza coronavirus in Italia porta con se un’inevitabile crisi economica che per il senatore e tesoriere del PD Luigi Zanda potrebbe essere affrontata ipotecando i palazzi del potere. É questa l’originale ricetta contro la crisi proposta dal tesoriere del Partito Democratico in una sua intervista a La Repubblica. “Se l’Europa non ci aiuta il premier Conte ha detto che faremo da soli – ha detto Zanda – Ma siccome nessun prestito ci verrà mai concesso senza garanzie, per far fronte al nostro fabbisogno straordinario senza far esplodere il debito pubblico potremmo dare in garanzia il patrimonio immobiliare di proprietà statale“.

Zanda: “Crisi? Diamo come garanzia i palazzi”

La proposta del senatore andrebbe a riguardare dunque “gli edifici che ospitano uffici, sedi delle grandi istituzioni, ministeri, teatri, musei” e tra questi potrebbe esserci ad esempio Montecitorio, sede dell’Assemblea, e Palazzo Chigi, sede del governo. Siamo in guerra. E poi parliamo di garanzia, non di vendita”, dice ancora Zanda che sottolinea poi come questi beni siano “già iscritti nel bilancio dello Stato per un valore che si aggira intorno ai 60 miliardiai quali poter aggiungere anche “i beni degli enti locali e delle regioni, che sono censiti solo parzialmente e secondo alcuni valgono circa 300 miliardi.

Unico modo per non perdere sovranità

L’esponente dem si interroga poi “se si possa far rientrare anche il demanio non strategico né militare, facendolo concorrere al grande sforzo che attende il Paese”. Un’ipotesi inconsueta in cui la cosa importate per Zanda “è esaminare la fattibilità in termini politici e istituzionali. Meglio dare in garanzia il nostri immobili pubblici anziché affidarsi alla Troika. Che vorrebbe dire cessione di sovranità”.