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Perchè il prezzo del petrolio scende e quello della benzina no?

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Il paradosso (apparente) italiano: scende il prezzo del petrolio, ma non quello della benzina al distributore.

Come mai malgrado il calo del prezzo del petrolio quello della benzina fa fatica a scendere? É questo la lecita domanda che si pongono in molto apprendendo della netta riduzione del valore di un barile di petrolio, causata dall’insorgere della pandemia da coronavirus, a cui non è però corrisposta un’altrettanto netta riduzione della spesa del rifornimento al distributore.

Scende il prezzo del petrolio ma non la benzina

Anzitutto va contestualizzata la situazione: l’Osservatorio prezzi carburanti del Mise ha rilevato che da fine febbraio il prezzo della benzina è in calo costante. Nello specifico dal 24 febbraio al 13 aprile, ultima rilevazione disponibile, il prezzo della benzina ai distributori è calato del 7,9%. Quello del greggio, anche al netto del crollo storico di ieri, 20 aprile, se si considerano i contratti in scadenza a giugno, ha visto le quotazioni calare quasi 50%, dai circa 50 dollari di fine febbraio ai 27 della scorsa settimana. Un ribasso che scende al 62% se si considera che le quotazioni del greggio oggi, sul medesimo contratto, sono sotto i 20 dollari.

Il petrolio incide marginalmente sul prezzo della benzina

La benzina continua però ad avere un prezzo, seppur ribassato rispetto a febbraio, ancora moderatamente alto. Questo avviene poiché il peso della materia prima, il petrolio, incide solo marginalmente sul costo della benzina. Nello specifico è pari a meno di un terzo a fronte del costo totale sostenuto dagli automobilisti.

La restante parte è rappresentata dalle accise, circa la metà del prezzo, e dall’Iva che confluisce nelle casse dello Stato. Stando poi a quanto riportato da Repubblica, la quota relativa ai margini di guadagno dei gestori e delle compagnie sarebbe calata solo leggermente. Il motivo è molto semplice: con le auto e i trasporti per lo più fermi, ridurre eccessivamente la quota di profitto delle compagnie andrebbe a gravare notevolmente sui distributori, in particolare sui loro costi fissi (costi del personale e quelli di manutenzione delle strutture). Riducendo meno di quanto si potrebbe il costo del carburante si tampona il crollo dei ricavi alle pompe di benzina.