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Effetto Trump, ecco dove potrebbe verificarsi a breve in Europa

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Donald Trump vince negli USA, la Gran Bretagna sceglie la Brexit. Voti forti e esiti inaspettati. Ecco cosa potrebbe succedere in Europa nei prossimi mesi. La vittoria del candidato repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali USA 2016 ha sorpreso molti esperti che, alla vigilia, puntavano...

Donald Trump vince negli USA, la Gran Bretagna sceglie la Brexit. Voti forti e esiti inaspettati. Ecco cosa potrebbe succedere in Europa nei prossimi mesi.

La vittoria del candidato repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali USA 2016 ha sorpreso molti esperti che, alla vigilia, puntavano ad occhi chiusi su Hillary Clinton. Colpa di sondaggi sbagliati, responsabilità da parte dei social per la diffusione di notizie false, debolezza della campagna condotta dal partito democratico, problemi legati all’email gate. I problemi e le ragioni della sconfitta di Hilary Clinton possono essere molti, ma, al di là di queste analisi, il fatto che colpisce più di ogni altro è che, a insediarsi alla Casa Bianca, sarà a breve una persona priva di esperienza politica.

Donald Trump non può vantare il pedigree di Hillary Clinton, ex first lady, da sempre personalità di spicco del partito democratico, già candidata presidenziale e ex segretario di Stato. Per questo la vittoria del tycoon è stata definita da molti come la vittoria dell’antipolitica, ovvero di nuovi schieramenti politici che fanno dell’opposizione al mondo stesso della politica la loro ragion d’essere.

In Italia, qualcosa di simile si è già verificato con il raggiungimento di ottimi risultati da parte del Movimento 5 Stelle. Una scelta molto contraria alla prudenza che in genere caratterizza la politica è stata anche portata avanti dal popolo britannico che ha votato in maggioranza a favore della Brexit. Ora, in Europa, a breve ci saranno molte occasioni per vedere se la tendenza dell’antipolitica si confermerà.

Italia e Austria

I primi appuntamenti sono il prossimo 4 dicembre. In Italia si voterà per il referendum costituzionale: da una parte il governo per il sì, dall’altra le opposizioni per il no. Ma, per quanto il sì sia la scelta di chi propone delle riforme, è al no che sembra spettare il ruolo di oppositore della politica tradizionale. Lo stesso giorno si voterà in Austria per eleggere il nuovo presidente (si tratta della seconda volta dopo l’annullamento del voto del maggio scorso decretato dalla Corte Costituzionale per irregolarità negli scrutini). A vincere potrebbe essere Norbert Hofer, candidato dell’FPO, il Partito per le Libertà dell’Austria, che dell’euroscettiismo ha fatto la sua bandiera.

Elezioni politiche in Olanda

A marzo, invece, il 15, si voterà in Olanda (elezioni politiche), dove ha buone probabilità di correre per la vittoria, almeno secondo gli attuali sondaggi, Geert Wilders, leader del Partito per la Libertà PVV, famoso in passato per avere definito l’Islam una religione “fascista” e tuttora convinto oppositore dell’Unione Europea.

Presidenziali in Francia

Il 23 aprile inizieranno le elezioni presidenziali in Francia. In molti sono convinti che l’euroscettico Front National raccoglierà un grande consenso, proiettando Marine Le Pen a giocarsi l’Eliseo contro Nicolas Sarkozy, posto che l’impopolare Francois Hollande decida davvero di non ripresentarsi. Alle regionali del 2015 il Front National ha raccolto il 28% dei voti.

In autunno elezioni in Germania

A settembre si voterà anche in Germania, dove Frauke Petry di Alternativa per la Germania AfD cercherà di raggiungere risultati importanti, anche se una sua elezione appare al momento improbabile. AfD, con le sue posizioni anti UE e il presupposto fondamentale di abbandonare la moneta unica, ha comunque già raccolto in più occasioni un consenso ampio. Al prossimo autunno manca ancora molto tempo, tutto potrebbe succedere.