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Elisabetta Canalis, lo spot per San Benedetto arriva in tribunale

Elisabetta Canalis

San Benedetto ha avviato contro la testata Il Fatto Alimentare una causa civile per danni da diffamazione, chiedendo un risarcimento da 1,5 milioni di euro

San Benedetto chiede 1,5 milioni di euro di danni alla testata Il Fatto Alimentare a causa di due articoli usciti nell’agosto 2022 su uno spot con protagonista Elisabetta Canalis. La testata rivendica il diritto di cronaca.

Lo spot sotto accusa

L’oggetto della discordia è uno spot pubblicitario che vede Elisabetta Canalis, al risveglio la mattina, accorgersi di aver bruciato la colazione. La pronta soluzione è portare con sé dell’acqua San Benedetto in ufficio.

Il sito di analisi sociale “Aestetica Sovietica” invia una segnalazione allo Iap chiedendo di intervenire in quanto lo spot può indurre a pensare che la colazione possa essere saltata a favore di una bottiglietta d’acqua. Lo Iap accoglie la richiesta e lo spot va in onda modificato.

La causa intentata da San Benedetto

Secondo San Benedetto i due articoli che Il Fatto Alimentare scrive sulla vicenda avrebbero procurato danni da 1,5 milioni di euro. La testata diretta da Roberto La Pira ribatte che non sono state raccontate fake news: si trattava di un semplice resoconto dei fatti.

San Benedetto decide però di citare in giudizio Il Fatto Alimentare chiedendo al tribunale di Venezia il ritiro dei pezzi sotto accusa. Richiesta respinta. L’azienda decide allora di avviare contro il sito una causa civile per danni da diffamazione, chiedendo un risarcimento da 1,5 milioni di euro.