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Elisabetta Franchi, azienda della stilista condannata per condotta antisindacale: la sentenza

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La società della stilista Elisabetta Franchi è stata condannata per condotta antisindacale dal tribunale di Bologna dopo la denuncia della Cgil.La societ

La società della stilista Elisabetta Franchi è stata condannata per condotta antisindacale dal tribunale di Bologna dopo la denuncia presentata dalla Cgil.

Elisabetta Franchi, azienda della stilista condannata per condotta antisindacale

La società di proprietà di Elisabetta Franchi, stilista che ha recentemente attirato su di sé una imponente bufera mediatica per le sue dichiarazioni su donne e lavoro, è stata condannata per comportamento antisindacale. Il giudice del tribunale di Bologna ha emanato una sentenza a favore della Cgil che aveva fatto causa all’imprenditrice.

Secondo quanto riferito dal sindacato, infatti, in seguito alla ripresa della produzione dopo lo stop imposto dalla pandemia Covid, i lavoratori dell’azienda della Franchi hanno dovuto effettuare numerosi straordinari. Coloro che si rifiutavano di fare straordinari sono stati penalizzati con un provvedimento disciplinare.

In merito all’accaduto e a quanto segnalato dalla Cgil, il tribunale di Bologna ha deciso di condannare l’azienda ma ha assolto la stilista per la gestione dei succitati straordinari. Nello specifico, il giudice Chiara Zompì ha accertato e riconosciuto l’antisindacalità della condotta della Betty Blue Spa, società di cui la stilista è amministratrice unica. Inoltre, il giudice ha ordinato che non vengano adottati provvedimenti verso i lavoratori che non hanno voluto effettuare gli straordinari, chiedendo in futuro di “astenersi dall’utilizzo del potere disciplinare per limitare l’esercizio della libertà sindacale e del diritto di sciopero”.

Sentenza del tribunale di Bologna e commento della Cgil

La sentenza è stata commentata dalla Cgil che ha dichiarato: “Pur accogliendo solo in parte le nostre istanze la sentenza di oggi costringe di fatto l’impresa ad attivare un dialogo sugli straordinari. Se da un lato viene respinta l’obbligatorietà di un confronto preventivo sul tema, dall’altro si esplicita inequivocabilmente che non può essere messa in atto alcuna azione contro i lavoratori in sciopero“.

La decisione del tribunale di Bologna è stata diffusa appena pochi giorni dopo la bufera mediatica che ha travolto Elisabetta Franchi per le sue dichiarazioni sul lavoro femminile. La stilista, infatti, ha recentemente affermato a un forum sulla Moda: “Le donne le prendo over 40 così, se dovevano far figli, li hanno già avuti. In questo modo possono lavorare al mio fianco dedicandosi alla professione in tranquillità h24″.

In seguito alle polemiche, l’imprenditrice ha ammesso tramite un comunicato stampa di non essersi spiegata “in modo appropriato” e ha scritto: “Su 300 dipendenti, l’80% sono donne e la maggioranza è under 40. Le donne manager sono il doppio degli uomini. Lavorare nel mondo della moda richiede disponibilità, reperibilità e ritmi serrati oltre che dedizione e grandi rinunce sulla sfera privata. Le stesse cose che io per prima, come capo d’azienda, ho dovuto fare per garantire la mia presenza sul lavoro”.