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Una citazione di Borsellino all'Esame di Maturità 2025: la commozione della figlia Fiammetta

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Tra le tracce per l’Esame di Stato 2025 figura un brano di Paolo Borsellino dedicato ai giovani, che ha commosso sua figlia Fiammetta. Le sue parole.

Per l’Esame di Stato 2025, tra le tracce proposte agli studenti spicca un brano di Paolo Borsellino, magistrato simbolo della lotta alla mafia, dedicato ai giovani. La scelta di proporre le sue parole come tema d’esame non è solo un omaggio alla sua memoria, ma anche un invito ai maturandi a riflettere sul valore del coraggio, della legalità e dell’impegno civile.

Questa decisione ha suscitato una profonda emozione in Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato, che ha condiviso il suo sentito messaggio.

La traccia dedicata a Paolo Borsellino all’Esame di Maturità 2025

Il seguente testo è tratto dall’intervento di Paolo Borsellino intitolato I giovani, la mia speranza, pubblicato sulla rivista Epoca il 14 ottobre 1992 (pp. 125-126). In queste parole, il magistrato esprime il suo profondo impegno nei confronti delle nuove generazioni, considerate il fulcro della sua lotta antimafia e il futuro in cui ripone le sue più grandi speranze.

“Sono nato a Palermo e ho qui svolto la mia attività di magistrato. Palermo è una città che di colpo si è vista famosa nel mondo per fatti dei quali avrebbe fatto volentieri a meno. Palermo è una città bellissima e disgraziata. Una città costretta dagli uomini a lutti indicibili, a una sequela di fatti di sangue che non hanno eguali nella storia recente. Ma Palermo è anche una città che, come tutta la Sicilia, vuole reagire, vuole tornare a godere la bellezza della vita. E i giovani sono la nostra speranza. Sono convinto che i giovani, che oggi si trovano in una società in cui spesso non si riconoscono, hanno una grande voglia di reagire, di dare un senso alla loro vita e di impegnarsi per la società. La mafia teme la scuola più della giustizia, perché prospera sull’ignoranza delle persone e sulla cultura del silenzio. L’istruzione, la cultura, la conoscenza sono i veri antidoti contro la mafia. La scuola deve educare alla legalità, deve insegnare il rispetto delle regole e il valore della responsabilità. Solo così potremo costruire una società più giusta e libera dalla mafia”.

L’emozione della figlia di Borsellino per la traccia dell’Esame di Maturità 2025

È una bellissima sorpresa, sono felice ed emozionata. Vuol dire che tutto l’enorme lavoro che stiamo facendo nelle scuole è stato riconosciuto. Sono certa che i ragazzi non si troveranno impreparati”, ha dichiarato Fiammetta Borsellino a Repubblica.

La donna ha spiegato che i giovani avevano un ruolo centrale nella vita di suo padre, che ha dedicato a loro tutta la sua esistenza, credendo in un’antimafia basata sulla prevenzione e sulle opportunità, capace di allontanare i ragazzi dalla criminalità coltivando passioni e cultura. Anche negli ultimi giorni, Paolo Borsellino non smise di lottare per loro, scrivendo una lettera agli studenti di una scuola di Padova.

Riguardo alle speranze che il magistrato riponeva nei giovani, Fiammetta ha ricordato il suo desiderio di indirizzarli verso interessi sani e di colpire il traffico di droga, una battaglia che aveva ereditato dal giudice Rocco Chinnici.

Sui contenuti del tema, Fiammetta Borsellino, ha sottolineato che i ragazzi dovrebbero riflettere sul messaggio di un uomo che ha sempre unito il lavoro di magistrato all’impegno civile, un insegnamento che lei stessa porta avanti nelle scuole in tutta Italia.

Infine, riguardo al valore di questa traccia in un momento in cui la lotta alla mafia sembra poco presente nell’agenda politica, Fiammetta ha evidenziato come invece sia forte l’impegno quotidiano di insegnanti e realtà locali che mantengono viva la memoria di suo padre.

“C’è una sensibilità e una spinta dal basso incredibile. Il mio termometro sono le mille richieste che mi arrivano dalle scuole e dalle università. Per questo sono sicura che oggi i ragazzi hanno tutti gli strumenti per svolgere un buon tema. E mi piacerebbe poi poterne leggere qualcuno per apprezzare il segno che la vita di mio padre ha lasciato in loro“, ha concluso nella lunga intervista a Repubblica.