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Scozia, si mangia le unghie: rischia di morire per sepsi

setticemia

Dopo essersi mangiato unghie e pellicine, una ferita sul dito si è infettata ed è comparsa una vescica. In breve tempo l'uomo è andato in setticemia.

Mangiare unghie e pellicine delle dita oltre che antiestetico potrebbe essere anche pericoloso. In Scozia un uomo ha infatti contratto una grave setticemia perché a forza di mordicchiarsi il pollice si è provocato una ferita che si è in breve tempo infettata. Dopo un lungo periodo di ricovero in ospedale, il 57enne continua ad accusare diversi disturbi, come l’artrite settica e l’asma.

Sepsi dopo essersi mangiato una pellicina

Scampato il pericolo Ricky Kennedy ammette di essere stato molto fortunato, e di aver perso ovviamente il vizio di mangiarsi le unghie. Quando soccorso in ospedale, infatti, i medici hanno avvertito che aveva solo il 50 per cento delle possibilità di sopravvivere. “Non sono più sano o forte come lo ero prima ma sono ancora qui con la mia famiglia e questo è molto prezioso per me” spiega l’uomo ai media locali. Tutto è iniziato nel gennaio 2018 quando, mordicchiandosi il pollice come aveva fatto centinaia di volte, si è inferto un taglio profondo. In breve tempo la ferita si è infettata causando una brutta vescica.

Sono bastate solo poche ore e l’infezione si è cominciata a diffondersi attraverso il sangue. L’uomo, che soffre di diabete di tipo 2, era andato in sepsi ma il medico di famiglia non si è subito reso conto della gravità della situazione, prescrivendo al 57enne solo dei comuni antibiotici per curare la vescica. Nel frattempo però l’infezione si è aggravata, raggiungendo prima le braccia e poi il petto. A quel punto i sintomi della setticemia sono stati più evidenti. “Provavo tanto dolore, non potevo muovermi. Pensavo di avere un infarto e credevo davvero che sarei morto” ricorda Ricky Kennedy.

Da qui la corsa in ospedale con l’ambulanza e la terribile prognosi. Dopo mesi di degenza l’uomo ha cominciato a stare meglio, e nel maggio scorso è stato finalmente dimesso. L’infezione gli ha però causato un‘artrite settica e per questo motivo Ricky dovrà subire un intervento chirurgico alla clavicola, che non riesce più a muovere. Inoltre, la sepsi gli ha provocato una brutta asma che dovrà curare per il resto della sua vita. “Credo che sia stato il potere della preghiera a farmi superare questo brutto momento” ammette quindi il 57enne, che con la moglie è membro della chiesa episcopale di Sant’Agostino a Dumbarton.