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Brasile, Battisti scomparso dopo l'elezione di Bolsonaro

Brasile, Battisti scomparso dopo elezione Bolsonaro

Cesare Battisti è scomparso dalla sua abitazione in Brasile. Si sospetta che sia fuggito per paura dell'estradizione dopo l'elezione di Bolsonaro.

Nessuna traccia di Cesare Battisti. L’ex terrorista dei Pac, che ha ottenuto lo status di rifugiato politico in Brasile grazie all’ex presidente Lula da Silva, non compare da giorni nella sua abitazione a Cananéia. A riportarlo è Il Giornale, che ha raccolto diverse testimonianze nel villaggio di pescatori di 12mila abitanti a 260 chilometri da San Paolo dove Battisti abita. Lì l’ex terrorista vive in una casa di proprietà, su un terreno che gli è stato donato. La sua precedente abitazione gli era stata concessa in prestito da un sindacalista del Partito dei laboratori di Lula.

Battisti scomparso: le testimonianze

Un agente della polizia civile locale di Cananéia ha fatto risalire l’ultimo avvistamento di Battisti a sabato 20 ottobre. In quella data, una donna lo ha visto imbarcarsi su un battello. Vino, 55 anni, residente nel piccolo villaggio, ha raccontato: “Sono una decina di giorni che non lo vedo”. Lui, come tanti altri abitanti di Cananéia, non vede Battisti come un criminale ma come un normale concittadino. “Per me Cesare è un fratello, una persona buona, che ha sbagliato ma ha pagato”, ha affermato. Anche il panettiere del villaggio lo ritiene “una bravissima persona”, nonché uno dei suoi clienti abituali. Ma “è qualche giorno che stranamente non lo vediamo”, ha notato. “A Cananéia Battisti si trova benissimo, ma da martedì della scorsa settimana non lo vediamo”, ha confermato un altro poliziotto.

Tutti i conoscenti di Battisti riconducono la sua fuga alla recente elezione di Jair Bolsonaro alla presidenza del Brasile. “È sicuramente impaurito da questa destra al potere“, ha ipotizzato un funzionario brasiliano. “Se se ne è andato a causa delle dichiarazioni del nuovo presidente Bolsonaro lo capisco benissimo” è la conferma del panettiere.

Il neopresidente Bolsonaro ha infatti promesso di fare un dono speciale all’Italia. Su richiesta del vicepremier Salvini, che già durante la campagna elettorale brasiliana ha salutato con entusiasmo il crescente consenso dell’ex militare, Bosonaro ha promesso di procedere all’estradizione del terrorista. Il 30 dicembre 2010 l’allora presidente Lula lo aveva impedito tramite un decreto. Ma la sentenza del tribunale federale del 13 marzo 2018 riapre la possibilità dell’allontanamento di Battisti e della sua restituzione all’Italia.

Il post di Salvini