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Elezioni midterm USA 2018: un referendum su Donald Trump

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250 milioni di cittadini statunitensi sono chiamati a votare parte del Congresso e 36 governatori. Prevista affluenza record.

Due anni dopo la vittoria di Donald Trump sui Democratici, si torna a votare oltreoceano per le elezioni di metà mandato, necessarie a decretare tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti e 35 dei 100 seggi del Senato, in un clima profondamente spaccato dal punto di vista politico. Gli ultimi giorni di campagna elettorale sono infatti stati segnati dalla tensione tra Barack Obama, alla guida mediatica di una ripresa dei Democratici, e Donald Trump, con vari scambi di accuse da entrambe le parti. Ad accompagnare Donald Trump al suo ultimo comizio, la figlia Ivanka.

La campagna elettorale

Nei giorni precedenti le elezioni, Trump ha posto l’attenzione sull’immigrazione clandestina e l’abolizione dello Ius Soli, definendo gli immigrati provenienti da Messico e America Centrale degli ‘invasori’. Non si è fatta attendere la risposta di Obama: ‘Vogliono farci credere che la minaccia peggiore che stiamo affrontando sia un gruppo di rifugiati poveri e affamati, a migliaia di chilometri di distanza’. Dall’altra parte, una proposta di riforma del sistema sanitario da parte dei Democratici. A poter influenzare il voto deggli indecisi, i recenti pacchi bomba indirizzati a politici in opposizione a Trump, e l’attentato a una sinagoga di Pittsburgh, con 11 morti, a opera di un suprematista bianco.

Le elezioni in numeri

Secondo le ultime analisi, ci sarebbero 22 seggi in bilico, e i Repubblicani dovrebbero conquistarne 21 per avere la maggioranza in Congresso. Le ultime stime, comunque, vedono un guadagno tra i 25 e i 40 seggi per i Democratici. Per quanto riguarda il Senato, i seggi da riassegnare sono perlopiù dei Democratici (26 su 35), che sono quindi quelli che hanno più da perdere in queste elezioni. La possibilità dei Democratici di riconquistare il Senato è quotata al 14,8% da FiveThirtyEight. L’incertezza è tuttavia reale, con un’affluenza poco dopo l’apertura dei seggi già maggiore di oltre il 50% rispetto alle scorse elezioni di metà mandato.