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Messico, bimba malata di leucemia: Harry Potter le fa una sorpresa

Harry Potter e la bambina malata di leucemia

L'attore Daniel Radcliffe, famoso per aver interpretato Harry Potter, ha fatto una sorpresa alla piccola Gigi, malata di leucemia.

Forse Harry Potter non può far scomparire con la magia il tumore contro cui lotta Gisel Garcia, detta Gigì, ma sicuramente ha il potere di strapparle un sorriso in un momento difficile. Gigì è una bambina messicana affetta da leucemia che da due anni la costringe a vivere in ospedale, tra una terapia e l’altra. L’attore Daniel Racliffe è stato contattato da alcuni volontari del reparto oncologico dove è ricoverata la piccola, che gli hanno chiesto di mandare un messaggio alla bambina. Il risultato è un breve video, in seguito pubblicato sui social e diventato virale. “Ciao Gigì, piacere di conoscerti, anche se da lontano”, esordisce Radcliffe. “Spero che tu stia passando una bella giornata, ovunque tu sia. Sono Daniel. Scusa per i rumori di sottofondo, c’è molta confusione qui. Voglio solo mandarti i migliori auguri e tutto il mio affetto. Ti auguro una bellissima giornata. Sii forte sempre“.

Messico, bambina malata di leucemia

Gigì lotta strenuamente contro un tumore che ha ormai raggiunto il 90% del suo midollo spinale. Per questo, la bambina dovrà presto sottoporsi a nuove ed estenuanti sedute di chemioterapia. Il padre, Javier, non nasconde che “è un momento molto duro per noi, sia dal punto di vista economico che da quello fisico e psicologico”. Le terapie a cui è sottoposta nell’ospedale messicano sono troppo costose per la famiglia. Per questo i genitori di Gisel vorrebbero trasferirla negli Stati Uniti, dove potrebbe essere curata gratuitamente dato lo stadio avanzato della sua malattia.

I medici messicani hanno però espresso parere contrario, a causa dei rischi a cui Gigì sarebbe sottoposta durante il trasferimento. Il servizio sanitario nazionale ha dunque negato il finanziamento per le spese di viaggio. “Lo Stato dovrebbe aiutare in tutti i modi una bimba malata”, ha commentato il padre della giovanissima paziente. I genitori non si sono arresi e hanno annunciato che faranno ricorso alla Commissione nazionale per i diritti umani.