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Siria, trovati 600 corpi in una fossa comune a Raqqa

Siria, 600 corpi in una fossa comune a Raqqa

Almeno 600 corpi sono stati ritrovati in una fossa comune a Raqqa, la città simbolo della guerra in Siria e della lotta contro l'Isis.

Sono almeno 600 i corpi senza vita rinvenuti in una fossa comune scoperta a Raqqa, nel nord della Siria. La notizia è stata diffusa dal consiglio locale della città simbolo della guerra civile e del potere dell’Isis, ora posta sotto il controllo dell’esercito curdo-siriano e della coalizione capitanata dagli Stati Uniti. Il consiglio ha dichiarato che si tratta della quattordicesima fossa comune individuata nella zona. I cadaveri esumati vi sarebbero stati gettati durante la lunga battaglia, durata quattro mesi, per il controllo della città.

Fosse comuni a Raqqa

Il 28 novembre un’altra fossa è stata scoperta nei pressi di Raqqa. Secondo le fonti locali, i soccorritori hanno immediatamente avviato una serie di procedure per preservare i cadaveri e permettere la conservazione di eventuali prove di crimini di guerra. La speranza è quella di poter usare i corpi contenuti nelle fosse nel corso dei processi futuri. Il funzionario locale Hammoud al-Shawakh ha dichiarato che le vittime rinvenute sono in gran parte civili. Si tratterebbe, anche in questo caso, di persone rimaste uccise durante la lunga battaglia per la città.

Siria, 20 civili morti

Continuano le violenze in Siria. L’agenzia stampa Sana ha riferito che almeno venti persone (tra cui anche donne e bambini) hanno perso la vita nel sud-est del Paese in raid aerei attribuiti alla coalizione a guida Usa. Le vittime sarebbero civili in fuga dalle ultime zone della Siria ancora in mano all’Isis. Le famiglie si stavano allontanando dalla zona di Baghuz, tra l’Eufrate e il confine con l’Iraq.