Una fine atroce per un bambino di appena 11 mesi. Nel distretto di Khakassia, in Russia, Maxim Sagalakov ha perso la vita dopo essere stato gettato nella stufa dai nonni, ubriachi e infastiditi dal suo pianto e dalle sue urla. La mamma del piccolo, una ragazza di 20 anni, aveva lasciato il figlio per qualche ora ai suoi genitori di 42 e 47 anni, e al suo ritorno a casa ha visto con i suoi occhi la terribile scena. Il bimbo era infatti dentro la stufa a mattoni con il corpo quasi completamente carbonizzato. I due nonni sono stati arrestati e rischiano l’ergastolo. Lo riferisce Fanpage.
La testimonianza dei vicini
Secondo Evgeniy Borgoyakov, vicino di casa della coppia, l’uomo era sotto effetto dell’alcol il giorno in cui il bambino è stato ucciso: “Negli ultimi tempi era sempre così. Quella sera abbiamo sentito tutto, anche quando hanno gettato il bimbo in quella stufa”. Al contrario un’altra vicina, Natalia Sagatayeva, sottolinea che Maxim veniva sempre curato in maniera affettuosa come riporta TgCom24: “Non riesco a crederci, sono ancora scioccata”.
La disperazione della mamma
La mamma del bimbo ha espresso tutta la sua disperazione sui social: “Riposa in pace, figlio mio. Il mio dolore non diminuisce nemmeno per un minuto. Come potrò andare avanti senza di te al mio fianco? Non posso abbracciarti, ho solo una tua fotografia nella quale posso vedere il tuo sguardo gentile e tenero. Mi manchi tanto. Per favore vieni a farmi compagnia anche solo per un secondo. Vieni a trovarmi nei miei sogni. So che ora vedi tutto perché voli in cielo”.