Marta Lodola Quando le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciarla, la studentessa di 16 anni era scomparsa ormai da 24 giorni. Si trovava nel seminterrato di un uomo di 50 anni, che l’aveva legata al muro con una catena di ferro e cinque pesanti lucchetti. L’uomo l’ha rapita e ha fatto di lei la sua schiava sessuale. Secondo quanto riportano le autorità locali, la ragazza sarebbe stata violentata ripetutamente durante i giorni prigionia. La vicenda si è svolta nella provincia cinese centro-meridionale dello Hunan, non lontano da Fenghuang.
Le indagini della polizia cinese
Come riporta Fanpage, le autorità cinesi hanno indagato per più di tre settimane per riuscire a rintracciare la giovane. Gli investigatori sono però riusciti a risalire all’identità del rapitore, identificato dal cognome Long. Il 50enne, rimasto single per un lungo periodo, lavorava facendo car-sharing col proprio furgone. Sembra che Long avesse creato la prigione quando ha costruito la casa, circa tre anni prima della vicenda. Il seminterrato in cui ha rinchiuso la 16enne era collegato al suo appartamento grazie a una botola, unica via d’uscita.
Stando a quanto le autorità sono riuscite a ricostruire, il 50enne avrebbe adescato la sua vittima mentre lavorava lo scorso 13 febbraio. Durante il viaggio l’uomo ha chiesto alla ragazza di prestarle il telefono, suscitando il suo sospetto. La ragazza ha infatti tentato di fuggire, ma l’uomo l’ha bloccata legandole le mani con i lacci delle scarpe e mettendole un sacco di nylon sopra la testa. L’avrebbe poi portata nel seminterrato, dove l’ha tenuta rinchiusa per quasi un mese, violentandola ripetutamente.
I genitori della ragazza hanno denunciato la sua scomparsa, ma prima di riuscire a rintracciarla sono trascorsi 24 giorni. Sembra però che la 16enne abbia già cominciato a riprendersi dal trauma subito, sia fisicamente sia psicologicamente.
