Jacopo Bongini Continuano le ripercussioni del forte terremoto che questa mattina ha colpito lo stato centroamericano di El Salvador. Una gigantesca spaccatura si è aperta nel terreno della spiaggia di La Puntilla, all’interno del comune di San Luis La Herradura. Secondo i testimoni la spaccatura si sarebbe aperta contemporaneamente all’arrivo della scossa, di magnitudo 6,6 gradi della scala Richter.
Una scossa durata 40 secondi
Le foto della fenditura nel terreno hanno immediatamente fatto il giro dei social, a testimonianza della violenza del sisma, durato ben 40 secondi. Stando a quanto riportato dall’Agenzia di studi geologici degli Stati Uniti, l’epicentro del terremoto si troverebbe, in mare aperto, a 27 chilometri a sud della città di La Libertad, mentre l’ipocentro è a 48 chilometri di profondità. Subito dopo la scossa le autorità governative hanno emanato un’allerta tsunami facendo partire le operazioni per evacuare la popolazione residente lungo la costa.
Il ministero dell’Ambiente salvadoregno ha dichiarato che dalla scossa principale si sono susseguite altre 16 scosse di minore intensità. Al momento non si registrano morti o feriti a causa del terremoto, sentito in tutto il paese, ma molti edifici ed infrastrutture risultano danneggiate.
Continua lo sciame sismico
“Es probable que sigamos teniendo réplicas en lo que resta del día e incluso mañana. Tendencia de réplicas es a decaimiento. De momento no tenemos actividad anómala en nuestros volcanes, los seguimos vigilando”, explica directora del Observatorio Ambiental, Celina Kattan pic.twitter.com/1DPVM6b7WE
— MARN El Salvador (@MARN_SV) 30 maggio 2019
Come spiegato pochi minuti fa dalla direttrice dell’Osservatorio ambientale del ministero dell’Ambiente, Celina Kattan, attualmente la situazione è tenuta sotto controllo: “È probabile che continueremo ad avere repliche per il resto della giornata e anche domani mattina. L’andamento dello sciame sismico è tuttavia in decadimento. Al momento non abbiamo attività anomale nei nostri vulcani, ma continueremo a monitorarli”.
