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Congo, allarme ebola: rischio epidemia

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Gli esperti hanno proclamato lo stato di allerta, la malattia in un'area così densamente popolata, può svilupparsi più rapidamente.

Ad un anno di distanza dalla scorsa epidemia, torna l’allarme ebola, questa volta in Congo. Scoperto e diagnosticato un caso a Goma, città da due milioni di abitanti situata al confine con il Ruanda. Gli esperti hanno proclamato lo stato di allerta, la malattia in un’area così densamente popolata, può svilupparsi più rapidamente.

Allarme ebola

Nella Repubblica Democratica del Congo, si sta evolvendo una grave epidemia. L’ebola ha portato alla morte di circa 1600 persone. Il paziente affetto da ebola è un pastore arrivato a Goma da Butembo, uno dei principali focolai della malattia nel paese.

I funzionari e gli addetti, hanno individuato il conducente dell’autobus preso dal paziente e gli altri 18 passeggeri, che saranno tutti vaccinati nei prossimi giorni, per evitare il continuo dell’infezione. L’epidemia, si è fatta conoscere per la prima volta tra il 2013 e il 2016 ha ucciso oltre 11.300 persone nell’Africa occidentale.

Il ministro della Salute chiede alla popolazione di Goma di “mantenere la calma”. Il paziente era entrato in contatto con i malati nella città di Butembo. È quindi difficile che la malattia si diffonda nella nuova città, dove l’uomo si è recato solamente per visitare la clinica.

La malattia

Il virus Ebola non è contagioso come ad esempio, quello dell’influenza. Poiché non è trasmissibile per via aerea. Si trasmette attraverso il contatto diretto con fluidi corporei o oggetti contaminati da fluidi corporei di persone malate. Anche il rischio di trasmissione secondaria in contatti stretti e personale sanitario è molto bassa se sono rispettate le procedure di sicurezza.

Chi rischia maggiormente, sono gli operatori sanitari e il personale delle organizzazioni umanitarie non governative, che forniscono assistenza e cure mediche nelle zone colpite da Ebola.