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Impeachment Trump: il Senato ha assolto il Presidente Usa

Impeachment Trump Senato

Il Senato a maggioranza repubblicana ha votato contrariamente all'impeachment per Donald Trump, facendo così cadere le accuse nei suoi confronti.

L’aula del Senato americano ha votato contro l’impeachment per Donald Trump che è stato quindi assolto dalle accuse mosse nei suoi confronti di abuso di potere e intralcio al Congresso sul caso Ucrainagate.

Impeachment: il Senato assolve Trump

La Camera Alta, differentemente dalla Bassa, è a maggioranza repubblicana, dunque l’esito del voto non desta particolare stupore. A dichiarare il Presidente Usa colpevole sono stati 48 senatori contro i 52 che hanno optato invece per l’innocenza. Tutti i parlamentari hanno votato uno per uno, alzandosi in piedi e pronunciando “colpevole” o “non colpevole” quando venivano chiamati per nome.

Per la condanna sarebbero serviti 76 voti a favore, pari a due terzi del Senato. I Democratici però, che avevano ottenuto la condanna alla Camera, non sono riusciti a convincere abbastanza repubblicani per votare insieme a loro. Soltanto Mitt Romney, esponente del Grand Old Party, ha votato insieme all’opposizione annunciando anche di non voler sostenere Trump alle prossime elezioni politiche previste a novembre 2020.

Costui aveva definito il tycoon “colpevole di uno sconcertante abuso di fiducia pubblica“e votato favorevolmente all’accusa di abuso di potere. Ha invece optato per l’assoluzione per la seconda accusa, ovvero quella di ostruzione al Congresso.


Le accuse

Con Ucrainagate si intende lo scandalo delle presunte pressioni esercitate da Trump nei confronti del presidente Ucraino, Volodymyr Zelenski, per aprire un’indagine nei confronti di Joe Biden, suo possibile avversario.

Sono due le accuse mosse in questa vicenda da parte dei democratici. La prima di abuso di potere per aver cercato di farsi aiutare da un governo straniero a vincere le elezioni politiche. La seconda di ostruzione al Congresso, ovvero di aver minacciato il sistema di controllo dei poteri previsto dalla Costituzione ordinando ai suoi funzionari di non testimoniare e non consegnare i documenti che avrebbero potuto comprometterlo.