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Coronavirus, gli Usa sconsigliano i viaggi non necessari in Italia

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I viaggi in Italia sono sconsigliati se non necessari: gli Usa hanno deciso di innalzare a 3 il livello di allerta per l'emergenza coronavirus.

Gli Usa innalzano il livello di allerta per l’emergenza coronavirus: sono sconsigliati i viaggi non necessari in Italia, così come in Corea del Sud. Sale quindi a 3 il livello di allerta nei confronti del nostro Paese e per chiunque intenda intraprendere un viaggio oltre oceano si consiglia di attenersi alle norme sanitarie per evitare l’epidemia da Covid-19. Esiste un solo livello superiore al terzo: il quarto, infatti, è riservato al momento alla Cina e prevede il divieto di intraprendere viaggi nella zona.

Coronavirus, Usa sconsigliano viaggi in Italia

L’innalzamento del livello di allerta deriva da una valutazione effettuata dal Centers for diseases control (Cdc) fondata, come spiegano fonti dell’Ambasciata d’Italia a Washington, “su una matrice e non soggetta a valutazione discrezionale”. Rispetto invece ai viaggiatori che dall’Italia si spostato negli Usa, per il momento, non ci sono limitazioni.

Tutto questo non comporta restrizioni o cancellazione di voli da e verso l’Italia, come invece è avvenuto per la compagnia Easyjet. La United Airlines, una delle maggiori compagnia americane, infatti, ha deciso di offrire ai propri clienti la modifica gratuita dei biglietti per i voli verso 7 città italiane. Tra queste spiccano Bologna, Genova, Milano, Trieste, Torino, Venezia e Verona. Nonostante ciò, però, “gli Usa sostengono completamente l’Italia – ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Morgan Ortagus – e stanno al suo fianco mentre fronteggia un numero significativo di casi di coronavirus“.

Comunicato del Cdc

Il Centers for diseases control ha emesso alcune disposizioni per i viaggiatori statunitensi che intendono recarsi in Italia. Oltre a evitare gli spostamenti non necessari, per chi viaggia è importante:

  • Evitare il contatto con persone malate;
  • Evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate;
  • Parlare del ​​viaggio con il medico. Gli anziani e i viaggiatori con patologie croniche possono essere a rischio di patologie più gravi;
  • Pulire spesso le mani lavandole con acqua e sapone per almeno 20 secondi o usando un disinfettante a base alcolica contenente il 60% – 95% di alcol. Sapone e acqua devono essere usati se le mani sono visibilmente sporche;
  • Lavarsi le mani dopo essere andati in bagno, prima di mangiare e dopo aver tossito, starnutito o soffiato il naso;
  • Munirsi di disinfettante per le mani in quanto i tessuti e altri prodotti per l’igiene possono essere limitati;
  • Prestare particolare attenzione alla tua salute durante il viaggio e per 14 giorni dopo la tua partenza (pari al periodo di incubazione del coronavirus).

Nel caso in cui un viaggiatore sia tornato dall’Italia negli ultimi 14 giorni presenti sintomi quali febbre, tosse o difficoltà a respirare occorre:

  • Misurare la temperatura;
  • Consultare un medico chiamando prima di andare all’ambulatorio o al pronto soccorso. Raccontargli del recente viaggio e dei sintomi:
  • Evitare il contatto con gli altri:
  • Non viaggiare durante la malattia:
  • Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto o una manica (non le mani) quando si tossisce o si starnutisce;
  • Pulire spesso le mani lavandole con acqua e sapone per almeno 20 secondi o usando un disinfettante per le mani dopo aver tossito, starnutito o soffiato il naso.

Le parole di Trump

Dalla Casa Bianca si stanno valutando alcune misure per fronteggiare l’emergenza: “Stiamo esaminando il problema in questo momento e stiamo guardando ad un paio di Paesi – ha detto Trump -, pochi Paesi che hanno un numero un po’ sproporzionato alto” di casi di coronavirus. “Prenderemo una decisione molto presto“, ha proseguito il presidente americano, dopo aver ricordato che il basso numero di contagi negli Usa è dovuto alla tempestiva chiusura dei confini a certe zone del mondo.

Negli States, comunque è stato registrato il terzo caso di coronavirus: questa volta il paziente si trova nello stato dell’Oregon, sullo costa del Pacifico. Si tratterebbe di una persona residente nella contea di Washington. Altri due casi inoltre sono stati registrati in California: un uomo di 65 anni della contea di Santa Clara e una donna della contea di Solano, a circa 150 km di distanza.