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Coronavirus New York, Trump dichiara lo stato di calamità

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Dopo l'aumento dei casi di coronavirus registrati negli Usa e in particolare a New York, Trump ha dichiarato lo stato di calamità.

Donald Trump ha dichiarato lo stato di calamità in seguito al rapido aumento dei casi di coronavirus negli Usa e a New York, divenuto epicentro dell’epidemia. Il presidente americano, da quanto si apprende, avrebbe quindi riservato a New York una serie di aiuti, dopo che il sindaco De Blasio si era lamentato delle poche misure introdotte a sostegno dell’emergenza.

Coronavirus New York: stato calamità

Il presidente americano Donald Trum ha dichiarato un grave stato di calamità per la città di New York, segnata dal coronavirus molto più di altre città americane. In questo modo la metropoli potrà reperire più facilmente i fondi messi in campo dal governo federale per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il bilancio dei contagio, al 21 marzo, è di 5.683 casi positivi e 43 morti.

“Adesso è New York l’epicentro americano della pandemia” di coronavirus: queste le parole del sindaco della metropoli statunitense, Bill De Blasio. Il bilancio dei contagi e delle vittime sono in continuo aumento: 7.845 i pazienti contagiati, oltre 2.000 in più rispetto a giovedì. “Si tratta di un terzo dei casi positivi di tutti gli Stati Uniti d’America e due terzi dei casi dello stato di New York – ha aggiunto -. Odio dirlo, ma siamo l’epicentro di questa crisi, è così. Proprio qui, nella più grande città del paese”.

In tutti gli Usa, invece, i contagi sono in totale 19.624 (dato aggiornato alle ore 32:59 del 20 marzo) con 260 decessi.