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Coronavirus, neo sposi bloccati alle Maldive: unici ospiti del resort

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Una coppia sudafricana in luna di miele è rimasta bloccata in un resort alle Maldive dopo che sono stati cancellati tutti i voli causa coronavirus.

Rimanere bloccati in un resort da sogno alle Maldive: il sogno di molti si è trasformato in realtà per una coppia sudafricana in luna di miele, che a causa della pandemia di coronavirus in corso nel mondo si è vista cancellare tutti i voli di ritorno ed è ora impossibilitata a tornare a casa. Dallo scorso 22 marzo Olivia e Raul De Freitas sono dunque intrappolati in quello che si è presto trasformato in un vero e proprio incubo: una luna di miele eterna da cui per il momento non vedono via d’uscita.

Coronavirus, coppia bloccata alle Maldive

Stando a quanto raccontato dalla coppia stessa intervistata dal New York Times, l’agenzia di viaggio con la quale avevano organizzato la loro luna di miele aveva loro fornito tutte le rassicurazioni del caso prima di partire per le Maldive: “Andate e divertitevi, nel caso dovessero esserci problemi come cittadini sudafricani non avrete problemi a tornare subito a casa. All’epoca infatti la pandemia era già in corso, ma non vi erano ancora state date particolari disposizioni per i cittadini del Sudafrica e per i voli aerei.

Tuttavia, dopo soli tre giorni dal loro arrivo il Sudafrica ha deciso di chiudere tutti gli aeroporti del paese al traffico aereo, lasciando così la coppia impossibilitata a tornare a casa. I due non sono infatti riusciti a prenotare un volo di rientro in tempo come gli altri ospiti del resort, rimanendo così gli unici all’interno di tutto il complesso.

Unici ospiti del resort

Abbandonata l’idea di noleggiare un jet privato che li avrebbe portati a casa assieme agli altri 40 cittadini sudafricani sparsi per i vari atolli delle Maldive, ma che sarebbe venuto a costare 104mila dollari, la coppia ha quindi deciso di rimanere a oltranza nel resort, prolungando a oltranza la loro luna di miele e costringendo il personale della struttura a rimanere al lavoro per motivi assicurativi.

Domenica 5 aprile tuttavia, l’ambasciata sudafricana li ha costretti a spostarsi in un altro resort dove le autorità hanno riunito tutti gli altri sudafricani rimasti. Da qui verrà organizzato un unico viaggio di ritorno con un volo privato, ponendo così fine a ciò che la neo moglie ha così definito: “Chiunque vorrebbe rimanere bloccato su un’isola tropicale. Ma la verità è che si sta trasformando in un incubo logistico.