Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime in seguito alle proteste negli Usa degli ultimi giorni scatenate dalla morte di George Floyd causata da un poliziotto. Nella notte italiana, infatti, è arrivata la conferma della perdita della vita di un giovane ragazzo, di 22 anni, residente a San Francisco.
Il ragazzo è stato ucciso per errore. A confermarlo è stato lo stesso dipartimento della polizia californiana. L’agente, che ha ucciso un giovane a San Francisco lunedì 1 giugno nelle proteste per la morte di George Floyd, aveva scambiato il suo martello per una pistola.
Proteste Usa: il bilancio delle vittime
Secondo quanto ricostruito dalle cronache locali, infatti, quando una pattuglia è intervenuta per un saccheggio in un supermercato a San Francisco, Sean Monterrosa, il 22enne residente nella città californiana, si era inginocchiato a terra tenendo le mani sulla vita, vicino ad un martello nella tasca della sua felpa. Un agente, pensando si trattasse di un’arma, ha esploso cinque colpi a sangue freddo e non ha lasciato scampo al giovane.
Dunque, si aggrava il bilancio delle vittime durante le proteste in Usa. Resta alta tensione a Washington, dove nonostante il coprifuoco scattato da ore, centinaia di manifestanti hanno continuato a manifestare circondari dalla polizia e colpiti con spray urticanti.
In azione anche elicotteri militari. Decine di arresti. Proteste e disordini in corso anche a New York, dove si registrano ancora episodi di vandalismo e saccheggi, a Dallas, ad Atlanta, a Los Angeles. Nella notte del 3 giugno, invece, due le vittime registrate a Chicago.