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Morta 38enne padovana rimasta bloccata in Giappone per il Covid

Sabrina Bullaro

La ragazza padovana, rimasta bloccata in Giappone causa Covid, sarebbe dovuta rientrare in Italia nel pomeriggio del 30 giugno.

Si è spenta Sabrina Bullaro, la 38enne padovana malata di fibrosi cistica morta dopo essere rimasta bloccata in Giappone durante il lockdown. La giovane veneta non ce l’ha fatta dopo che le sue condizioni si erano aggravate lo scorso 17 maggio e la donna era stata ricoverata d’urgenza in un ospedale di Tokyo.

Dopo un estenuante iter burocratico, la sfortunata Sabrina sarebbe dovuta rientrare in Italia con un volo previsto a Verona nel pomeriggio di domani, 30 giugno. La Bullaro si trovava in Giappone – dove si teme una seconda ondata – per motivi di studio e non era più riuscita a lasciare il paese nipponico a causa dello scoppio del covid.

Morta padovana bloccata in Giappone

Sabrina Bullaro è stata stroncata da un attacco bradicardico, ed è morta all’improvviso. “L’unica cosa che mi consola” – ha dichiarato il padre Michele ad un’emittente locale- “è che è riuscita a fare il viaggio che sognava“. C’è chi invece punta il dito contro la faticosa trattativa per riportarla in patria, come l‘europarlamentare leghista Paolo Borchia che nei scorsi mesi aveva preso a cuore la vicenda della giovane padovana bloccata in Giappone.

L’autorizzazione al rimpatrio è arrivata troppo tardi secondo il parlamentare della Lega, che attacca direttamente “la lentezza della burocrazia e i ritardi della Presidenza del Consiglio“. In Italia la ragazza era sotto le cure per la fibrosi cistica del dottor Marco Cipolli, del reparto di Fibrosi Cistica dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Veron.

Le spoglie della giovane donna adesso potranno far ritorno in Italia. Resta l’amarezza da parte dei genitori e i familiari tutti, di non poter riabbracciare la giovane donna dopo che di fatto era rimasta bloccata nel Paese del Sol Levante durante i mesi più duri in cui l’italia era caduta nella morsa del covid ed erano stati vietati i voli di rientro per motivi di sicurezza.