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In Italia per il Covid, medici cubani candidati al Nobel per la pace

Medici cubani covid

I medici cubani che aiutarono Cremona nella lotta contro il Covid-19 adesso sono in corsa per il Nobel per la pace.

I medici cubani sbarcati a Cremona per aiutare l’Italia nella lotta contro il Covid-19 sono tra i candidati al Nobel per la pace. Il loro contributo, nel corso dell’emergenza sanitaria, è stato fondamentale per evitare che la situazione nella provincia peggiorasse. È per questa ragione che il Consiglio mondiale per la pace ha scelto di inserirli nella corsa per l’ambito riconoscimento.

L’impresa dei medici cubani contro il Covid-19

La brigata medica Henry Reeve, composta da 52 dottori cubani, è arrivata lo scorso 22 marzo a Cremona per sostenere la Lombardia, regione italiana più colpita dal Covid-19, a gestire l’emergenza sanitaria. Per oltre due mesi hanno lavorato in un ospedale da campo allestito in tempi record a fianco dei medici italiani. Poi, quando la struttura aveva iniziato a svuotarsi, i quattordici giorni di quarantena ed il ritorno in patria.

Ci sentiamo fortunati perché oltre a dei professionisti abbiamo conosciuto dei fratelli. Li abbiamo ringraziati con gli occhi lucidi, ma ci piace pensare che sia stato solo un arrivederci e non un addio, perché continueremo a fare cose belle insieme“, così la sindaca Stefania Bonaldi aveva salutato i medici cubani.

La candidatura al Nobel per la pace

L’impresa alla volta dell’Italia è valsa ai medici cubani della Henry Reeve una candidatura al Nobel per la pace (tra i loro “avversari” anche il presidente Usa Donald Trump). A richiederla il Consiglio mondiale per la pace, organismo riconosciuto dall’Organizzazione delle nazioni unite, tramite una lettera inviata al comitato norvegese.

Mi è difficile – commenta la sindaca di Cremona Stefania Bonaldiesprimere a parole la gioia, la commozione, l’orgoglio e lo straordinario affetto che proviamo per i nostri hermanos de Cuba. Abbiamo fatto nostro il loro motto: La nostra patria è l’umanità“.