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Amazon, 20 mila dipendenti positivi al coronavirus

Coronavirus, 20 mila dipendenti Amazon positivi

I vertici di Amazon hanno affermato che dall'inizio della pandemia sono stati circa 20 mila i dipendenti positivi al coronavirus.

Circa 20 mila dipendenti di Amaozn sono risultati positivi al coronavirus dall’inizio della pandemia ad oggi. Ad ammetterlo sono stati direttamente i vertici del colosso americano nel tentativo di difesa dalle dure accuse su come l’Azienda ha gestito la sicurezza dei propri lavoratori da quando nel mondo si sono diffusi i contagi da coronavirus. Amazon ha così fornito i numeri dei propri dipendenti contagiati attraverso un blog confermando, in qualche modo, quelle che erano state le preoccupazioni di migliaia di lavoratori che già a partire dai primi mesi successivi alla diffusione della pandemia, avevano criticato il colosso statunitense. Complessivamente, per quanto riguarda i lavoratori della catena dei negozi di alimentari Whole Foods Market, sono stati 19.816 che hanno avuto il coronavirus tra il mese di marzo e quello di settembre, per una percentuale dell’1,44% dei 1.372.000 lavoratori che in quel periodo hanno continuato a lavorare in prima linea.

Amazon tra positivi al coronavirus e boom di vendite

Il periodo del lockdown, per Amazon, ha rappresentato un momento di grande intensità lavorativa con le vendite che sono cresciute in maniera vertiginosa. Ma secondo tanti dipendenti, l’Azienda non ha fatto granchè per tutelare il personale dal rischio contagi, tanto che 1500 lavoratori hanno deciso di firmare una petizione denunciando condizioni di lavoro insufficienti per la sicurezza e chiedere misure idonee atte ad evitare il rischio di contagio da Covid-19. Dalla firma della petizione Amazon ha corretto il tiro iniziando a fare controlli per il rispetto delle norme anti-contagio e sottoponendo sempre più dipendenti a tampone. Adesso il colosso americano effettua migliaia di tamponi al giorno con l’obiettivo di arrivare a 50 mila test al dì.