Debora Faravelli Un infermiere dell’ospedale Princess of Wales di Bridgend, nel Galles meridionale, è risultato positivo al coronavirus dopo aver effettuato la prima dose di vaccino e mentre attendeva la seconda. Le nuove linee guida del Regno Unito prevedono infatti di somministrare a quante più persone possibili la prima fiala, col risultato di ritardare il secondo richiamo.
Prima dose vaccino: infermiere positivo
Il protagonista della vicenda è David Longden, 43 anni, uno dei primi operatori sanitari ad aver ricevuto l’antidoto l’8 dicembre 2020, giorno in cui il Galles ha dato avvio alla campagna vaccinale. La sua seconda iniezione avrebbe dovuto essere il 5 gennaio (tra le due somministrazioni devono passare almeno tre settimane) ma, come da lui stesso affermato, è stata bloccata dopo il cambiamento dei protocolli.
Così, lavorando in prima linea al Pronto Soccorso, Longden ha contratto l’infezione ed è sintomatico. I suoi primi sintomi sono stati raffreddore, mal di testa e perdita di gusto e olfatto: ” Mi sono sentito veramente male, come stordito“. Dopo aver effettuato il tampone ha scoperto di essere positivo e si è messo in isolamento domiciliare come anche altri sanitari del suo ospedale. Struttura che nelle ultime settimane ha raggiunto un numero record di assenze di personale contagiato.
“Il governo ha bisogno di proteggere il personale in prima linea del NHS. Non farlo è solo miope. Ora sono stato messo fuori combattimento per diversi giorni. Tutto mentre il Pronto Soccorso è pieno di pazienti“, ha raccontato l’infermiere evidenziando come Bridgend sia al momento una delle aree del Galles con i più alti tassi di positività.
