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Ironia del web sul nome del nuovo partito di Laura Boldrini

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Una nuova soluzione all'anti europeismo. L'appello della Boldrini: la sinistra si riunisca per salvare l'Europa

Una nuova risposta all’anti-europeismo dilagante. Questa volta a proporre una soluzione definitiva al vuoto nell’opposizione al governo è l’ex presidente della Camera e deputata di Liberi e Uguali Laura Boldrini. Il suo obiettivo? Unire le forze di Centro Sinistra sotto un unico simbolo. Così lancia l’appello a parte della politica italiana: “Che ne dite, se per sfidare la destra, i partiti progressisti rinunciassero ai propri simboli per dare vita a una lista unitaria nel segno dell’apertura e dell’innovazione?”.

Uniti per l’Europa

Chiari gli obiettivi dell’ex presidente, attrarre tutto quell’elettorato che in nessun modo sente di essere rappresentato dall’attuale clima politico. La prima tappa saranno le prossime elezioni europee, una “sfida campale” nelle parole della Bordini. Un momento molto delicato per il futuro dell’Europa, un futuro messo in discussione da personaggi politici del calibro di Salvini e Orban, sostenitori di un concetto di sovranità nazionale che si sperava ormai dimenticato e che invece torna a far tremare l’Europa che crede ancora nella democrazia.

La manifestazione contro Salvini

Nel capoluogo lombardo in occasione della manifestazione organizzata da Europa senza Muri e i sentinelli di Milano proprio nella giornata dell’incontro tra il leader della Lega e il premier ungherese Viktor Orban, la deputata di Liberi e Uguali ha spiegato le ragioni del suo progetto politico. Un progetto che potrebbe incontrare il sostegno di buona parte dei 15mila (3mila secondo la questura) manifestanti radunati in piazza San Babila lo scorso martedì 28 agosto 2018 proprio per protestare contro le politiche d’accoglienza dei due leader sovranisti.

Salvini? “Prima impari il mestiere”

In tale occasione la Boldrini ha dichiarato di credere ancora nell’esistenza di un volto progressista all’interno della politica e dell’opinione pubblica nazionale. Ha poi parlato direttamente della politica del ministro: nessun obiettivo raggiunto dice: “promise di rimandare a casa 6oo mila migranti irregolari. Non ne ha mandato a casa nemmeno uno. Motivo per cui si accanisce contro chi sta in mare” spiega ai microfoni dei giornalisti. E ancora accusa Salvini di non occuparsi “di quello che grava sugli italiani ogni giorno” focalizzando la sua attenzione solo sulla questione migratoria.

Una fase innovativa totale

E allora basta, dice la deputata e propone così la sua nuova lista. Non solo un movimento politico ma, auspica la politica, l’inaugurazione di una “fase di innovazione totale”, una rivoluzione nella tradizionale politica dei partiti, dei leader e dei simboli. L’attuale crisi del sistema democratico richiede che siano messe da parte le fazioni, gli scontri partitici all’interno della sinistra e che ci si riunisca sotto l’unico vessillo della lotta contro la destra. Per potersi finalmente dedicare a “temi importanti” con cui “ricominciare a costruire qualcosa di contemporaneo e capace di attrarre giovani”.

Ma è subito ironia sulla scelta del nome

Sono stati in molti a cogliere la palla al balzo per sviare l’opinione pubblica dalle motivazioni fondanti di questo movimento in direzione di un ironia un po’ troppo semplicistica. L’acronimo del nome che la Boldrini ha proposto per la nuova lista, lanciato in un tweet con l’hashtag #ListaUnitariaEuropea, è infatti LUE. Peccato che per una fortuita coincidenza (e qui la raffinata critica sfodera il dizionario Treccani) nel linguaggio medico questa sigla rimandi al latino lues, che significa “morbo, pestilenza, epidemia, contagio”. Mentre, come se non bastasse, linguaggio dei dottori e degli infermieri è sinonimo di sifilide, “quella poco simpatica malattia che si trasmette sessualmente”.

Che dire una scelta sfortunata in un contesto come quello italiano la cui propaganda politica, come del resto certa parte dell’informazione, ormai si fonda sui colpi bassi e i facili doppi sensi.