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Filippo Turetta, la criminologa Vagli analizza le dichiarazioni spontanee: "Certo che c'è stata premeditazione"

Filippo Turetta criminologa

"Vedo un atteggiamento già organizzato" afferma la criminologa commentando le dichiarazioni di Filippo Turetta

Nella giornata di ieri Filippo Turetta è stato ascoltato dal Gip di Venezia. In quell’occasione il 22enne ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee in merito all’assassinio della ex fidanzata Giulia Cecchettin.

L’analisi della criminologa Anna Vagli

Sulle parole rilasciate da Turetta è intervenuta la criminologa Anna Vagli, che ha analizzato ciò che il giovane ha rivelato spontaneamente al Gip.

Vagli si concentra sulla frase: “quello che è scattato in me quella sera” commentandola con: “Vedo un atteggiamento già organizzato” .

Sostiene poi che è assolutamente necessario capire se ci sia stata premeditazione. “Bisogna capire il capo di imputazione, perché la differenza è abissale: se viene contestata la premeditazione il ragazzo rischia l’ergastolo.” Se invece non c’è stata premeditazione la pena potrebbe oscillare tra i 24 e i 30 anni.

La certezza delle premeditazione

Per la criminologa non ci sono dubbi che l’omicidio fosse premeditato.

“Certo che c’è stata la premeditazione” afferma Vagli, elencando poi i punti che suggeriscono questa soluzione: l’appostamento davanti alla casa di Giulia, il coltello, l’acquisto del nastro adesivo su internet, i kit di sopravvivenza.

“La sua fuga sarebbe continuata se non avesse finito i soldi” conclude la criminologa. “Non ha mai perso la lucidità, ha anche fatto rifornimento pagando con le banconote sporche di sangue in previsione della sua fuga. È un dettaglio agghiacciante che spero venga preso in considerazione.”