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Friends la serie: la confessione di Jennifer Aniston sulla sigla

Friends la serie: la confessione di Jennifer Aniston sulla sigla

 Il cast di Friends odiava la sigla della serie tv più amata dal mondo. La confessione  di Jennifer Aniston che al “The One Show” della Bbc ha rivelato il particolare. Il cast di Friends odiava la sigla: I’ll be there for you Gli appassionati di serie tv l’hanno cantata probabilmente ...

Il cast di Friends odiava la sigla della serie tv più amata dal mondo. La confessione di Jennifer Aniston che al “The One Show” della Bbc ha rivelato il particolare.

Il cast di Friends odiava la sigla: I’ll be there for you

Gli appassionati di serie tv l’hanno cantata probabilmente un centinaio di volte. In dieci stagioni di Friends I’ll be there for you dei Rembrandts è diventata un marchio di fabbrica del telefilm. Eppure al cast non è mai piaciuta.

“Nessuno era un fan di quella canzone. – ha dichiarato Jennifer – Non vorrei dirlo ma ci sentivamo un po’, non so…ballare in uno stagno o in una fontana ci sembrava un po’ strano. Ma l’abbiamo fatto perché hanno detto di farlo”.

Sigla a parte, Jennifer Aniston rimarrà per sempre legata a Friends, e ha confessato che non si perde mai le repliche in televisione. “Non ce la faccio. Prima cerco di ricordare di quale episodio si tratta, – ha continuato l’attrice in venda di confessioni – poi metà delle volte mi dico ‘Non ricordo’. La nostalgia, però, è tanta”.

Chi invece non prova nessuna nostalgia è il suo collega David Schwimmer, che a The Hollywood Reporter ha ricordato quel periodo come “piuttosto irritante. Ha incasinato il modo di rapportarmi agli altri al punto che ci sono voluti anni per riprendermi”. Il problema principale è stata la celebrità improvvisa perché “il mio lavoro fino a quel momento consisteva nell’osservare la vita e le persone, camminavo in giro e osservavo la gente. L’effetto della popolarità, invece, è l’esatto opposto: dovevo nascondermi sotto un cappello per non farmi riconoscere”.

236 episodi che hanno condizionato la sua celebrità e il suo modo di lavorare. “Il mio lavoro fino a quel momento consisteva nell’osservare la vita e le persone, camminavo in giro e osservavo la gente. – ha continuato – L’effetto della popolarità, invece, è l’esatto opposto: dovevo nascondermi sotto un cappello per non farmi riconoscere”.

Insomma, Rachel e Ross hanno decisamente due punti di vista opposti. C’è, però, un’altra cosa che Jennifer Aniston ha odiato di Friends: il taglio di capelli del suo personaggio. “Penso fosse il taglio di capelli fosse il più brutto che abbia mai visto”.

Jennifer Anoston che sulla serie Friens ha raccontato:

“Friends è stato in grado di trascendere diverse generazioni. Il pubblico oggi è attratto da Friends perché parla di un tempo in cui le persone si sedevano attorno al tavolino di un bar per stare realmente insieme, senza essere ossessionate da dispositivi tecnologici. C’era reale connessione tra la gente, oggi questo si rimpiange.”

Jennifer che da un consiglio a tutte quelle che hanno un sogno nel cassetto:

“Non ho mai trovato niente di più interessante ed eccitante del mio lavoro. Non ho mai avuto dubbi su ciò che volevo fare nella vita e dopo i primi tre anni la mia carriera non ha più subito stop. All’inizio per mantenermi facevo la cameriera, un lavoro che ho anche amato. Per riuscire l’importante è perseverare. Il mestiere dell’attore può sopraffare le persone troppo sensibili, ma io continuo a combattere. Tante volte mi sono sentita stressata perché non funzionava il rapporto con un regista o non riuscivo a fare una scena, ma non ho mai pensato di mollare. Credo che sia importante provare a superare ogni prova. Con questo non voglio dire che sia facile. Mi sono capitati momenti in cui non mi riconoscevo. Siamo esseri umani e a volte ci sembra di non sopportare il dolore, ma alla fine si sopravvive. E’ un miracolo. Nei momenti di crisi l’importante è rivolgersi agli altri”. Al riguardo l’attrice si dimostra refrattaria all’abuso delle nuove tecnologie invitando i giovani a posare telefono e computer e guardarsi attorno. “Da giovani tutti abbiamo avuto a che fare con bulli in carne ed ossa. Con internet è nato il bullismo anonimo. Orde di vigliacchi ti insultano nascondendosi dietro una tastiera. Chiudete il pc e affrontate il mondo”.