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Elena Cecchettin al funerale della sorella Giulia: “Continuerai a essere il mio angelo custode”

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Al funerale di Giulia Cecchettin, sua sorella Elena ha letto una lunga e commovente lettera. Le parole della ragazza.

Martedì 5 dicembre è stato celebrato il funerale di Giulia Cecchettin: in occasione delle esequie, la sorella della ragazza, Elena Cecchettin, ha letto una lettera con la quale ha voluto ricordarla.

Funerale Giulia Cecchettin, la lettera della sorella Elena

“Ci sono tante parole che vorrei e potrei dirvi in questo momento, ma ho deciso di regalarvi un pezzo di Giulia, una parte di quella persona fantastica come la conoscevo io, sperando che vi lasci il segno, come ha fatto con me, perché me la porterò per sempre dentro”. Comincia così la lunga lettera scritta e letta da Elena Cecchettin in chiesa a Saonara al termine della cerimonia funebre che si è tenuta in memoria della sorella Giulia, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta.

“Giulia era quella ragazza a cui era semplice fare regali, perché qualsiasi cosa vagamente buffa e carina la faceva andare in visibilio. Giulia collezionava scatole di latta, solo per riempirle con altre scatole. Giulia aveva la scatola delle scatole”, continua la lettera di Elena. “Una volta l’ho sorpresa a conservare la scatola del Finish, perché diceva che aveva del potenziale. Giulia non buttava via mai niente, nemmeno le cose rotte e rovinate. Giulia amava le passeggiate, amava passeggiare mentre ascoltava la musica. Giulia non amava decidere, per niente, tanto che faceva a metà con la mamma anche per la pallina del gelato o la pizza (‘Se tu prendi un gusto, io prendo l’altro e ce li scambiamo’)”.

“Era la mia sorellina ma anche la mia sorella maggiore”

“Giulia era una persona buona, la persona migliore che abbia mai conosciuto. Giulia amava la letteratura inglese e Jane Austen, e voleva andare a vedere la brughiera. Giulia aveva un impermeabile giallo preferito, aveva una paura irrazionale delle cimici, tanto che una notte è andata a dormire sul divano perché ce n’era una in camera di notte, io stavo dormendo e non potevo toglierlo. Giulia mi faceva sentire speciale perché la salvavo dalle cimici”, ha detto ancora Elena.

“Giulia si dimenticava sempre le chiavi e una volta, tentando di scavalcare il cancello si è strappata il cappotto e la felpa. Giulia era la mia sorellina, ma anche la mia sorella maggiore e mi diceva cosa dovevo fare quando non ero sicura e mi dava sempre ottimi consigli che molto spesso non mi piacevano perché non era quello che speravo di sentir dire ma era onesta e dava ottimi consigli. Giulia aveva tanti peluche e ognuno di loro aveva un nome stranissimo. Quando eravamo piccole avevamo una busta con una serie di nomi, i più assurdi possibili, e da quella busta estraeva a sorte il nome del suo prossimo pupazzo”, ha rivelato la ragazza, scegliendo condividere con i presenti momenti unici e privati della sua vita con la sorella improvvisamente e inspiegabilmente scompasa.

Funerale Giulia Cecchettin, la lettera della sorella Elena: “Sei il mio angelo custode”

“A Giulia piacevano tanto le macchine vecchie. Con Giulia andavamo spesso al parco o nel nostro spiazzo di cemento preferito e disegnavamo. Giulia e io amavamo andare insieme a fare passeggiate lunghissime e non volevamo mai tornare a casa perché si stava troppo bene assieme e chiacchierare. Nelle notti d’estate ci stendevamo sulla cesta di corda e rimanevamo lì, a dondolarci piano, guardando le stelle e sentendoci infinite, con le viti che si conficcavano nella schiena perché forse eravamo un po’ troppo grandi per quella cesta ma a noi andava bene così”, prosegue la lettera.

“Ora, Giulia, in quella cesta ci sto comoda ma non è più bello senza di te perché guardo il cielo e ti vedo in mezzo alle stelle mentre fai a metà di un gelato con la mamma. Prima o poi ci rivedremo, te lo prometto, ma fino a quel momento so che sarai con me e che continuerai a essere il mio angelo custode, perché in fin dei conti lo sei sempre stato”, ha concluso Elena.