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Funivia Mottarone, il piccolo Eitan potrebbe essersi salvato grazie all'abbraccio del padre

Eitan funivia mottarone

Ricoverato in prognosi riservata, Eitan è l'unico superstite dell'incidente della funivia Stresa-Mottarone: a salvarlo forse l'abbraccio del padre.

È l’unico sopravvissuto della tragedia che ha coinvolto la funivia Stresa-Mottarone ma ha perso i suoi familiari e i nonni: è la storia di Eithan Moshe Biran, il bimbo di 5 anni che, ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino in prognosi riservata, sta lottando per la vita. Secondo alcune ipotesi, il piccolo potrebbe essersi salvato grazie al corpo del padre che gli ha fatto da scudo durante la caduta della funivia.

Funivia Mottarone: Eitan Moshe unico sopravvissuto

Il piccolo si era recato insieme al padre Amit Biran (30 anni), alla madre Tal Peleg (27 anni), al fratellino Tomer (2 anni), al bisnonno Itshak Cohen (82 anni) e alla bisnonna Barbara Cohen Konisky (70 anni) sul Lago Maggiore per trascorrere qualche ora di spensieratezza. La famiglia, di origine israeliana, viveva a Pavia da diversi anni e da giorni attendeva quella gita, la prima dopo un periodo di rinunce e restrizioni.

Purtroppo il disastro che si è verificato ha fatto morire sul colpo tutta la famiglia di Eitan, unico sopravvissuto tra i presenti. Appena arrivati sul posto, i soccorritori hanno infatti constatato il decesso dei suoi parenti e trasportato lui in ospedale a causa dei gravi traumi riportati al cranio, al torace, all’addome e alle gambe.

Qui è arrivato cosciente e molto spaventato tanto che non voleva farsi toccare dagli infermieri come ha raccontato il direttore della struttura complessa di chirurgia pediatrica Fabrizio Gennari.

Funivia Mottarone, Eitan potrebbe essersi salvato grazie al padre

Il direttore della Città della Salute Giovanni La Valle ha fatto sapere che “il piccolo è stato operato per stabilizzare le fratture e le prossime ore saranno decisive per vedere la risposta alle terapie. Stiamo lavorando al massimo per mantenerlo stabile e poter avere buoni risultati“. L’operazione è durata circa cinque ore.

Stando ad alcune ipotesi del personale del Regina Margherita inoltre, il bambino potrebbe essersi salvato grazie all’abbraccio del padre che ha protetto il suo corpo dagli effetti della caduta: “È nulla di più di un’ipotesi ma è probabile che il padre di corporatura robusta lo abbia protetto, del resto qualsiasi padre per istinto sarebbe portato a fare così”.

Funivia Mottarone, Eitan Moshe unico sopravvissuto: parla la zia

In ospedale, nella tarda serata di domenica 23 maggio, è arrivata la sorella del padre e zia del bambino. “Non sapevamo dove si trovasse, abbiamo capito che si trattava di lui quando abbiamo visto che non era nell’elenco delle vittime“, ha spiegato.

Tantissimi i messaggi di cordoglio giunti ai parenti della famiglia deceduta, tra cui anche quello della Comunità ebraica di Milano. Il padre di Eitan lavorava infatti come addetto alla sicurezza nella sede di via della Guastalla. Così viene descritto nell’ambiente: “Un giovane molto gentile, sempre sorridente. Una persona squisita. Un ragazzo d’oro, bellissimo, gentile, misurato, attento, dolcissimo“.