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Genova, parla Benetton: "Verranno prese giuste decisioni"

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Gilberto Benetton, a capo della famiglia azionista di Atlantia, intervistato per la prima volta dopo il crollo del Ponte Morandi

“I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni e per comminare multe fino a 150 milioni di euro”. Così Danilo Tonielli, all’indomani del crollo del ponte Morandi, si era scagliato contro Autostrade per l’Italia e la famiglia Benetton, azionista di Atlantia. A un mese dal crollo del viadotto che è costato la vita a 43 persone e devastato Genova nel suo cuore, parla per la prima volta il maggior accusato. E’ Gilberto Benetton, che assicura: “Se accertati errori, verranno prese le decisioni che è giusto prendere”.

L’intervista di Gilberto Benetton

In un’intervista al Corriere della Sera, Benetton racconta di essere stato “in vacanza, come credo la maggior parte degli Italiani. A un tratto il dramma, e tutto è cambiato”. Quindi ha voluto specificare: “Anche per noi sono iniziati giorni di sofferenza e di cordoglio. Siamo stati costantemente vicini, nel ruolo di azionisti, alle decisioni prese dai manager di Autostrade per l’Italia, e al lavoro che loro hanno svolto per iniziare a capire ciò che era successo e per mettere a punto i primi interventi e i primi aiuti alla città di Genova“. “Gli interventi continuano con grande determinazione per affrontare le difficoltà che i cittadini della città continuano a vivere”, è la speranza dell’azionista.

Quindi, ha fatto sapere che c’è “totale volontà di collaborazione con le istituzioni e le autorità preposte da parte della società operativa Autostrade per l’Italia”. Poi precisa: “Il che significa assoluta trasparenza e completa assunzione delle responsabilità che venissero accertate, quando lo fossero”.

Per quanto concerne le condizioni economiche delle concessioni (su cui a lungo si è dibattuto e polemizzato), “posso solo dire che quelle di Autostrade per l’Italia sono molto simili a quelle degli operatori del settore autostradale di tutto il resto del mondo”. Poi il commento sul leader leghista, a capo della battaglia volta a fare giustizia in nome di chi non c’è più, schiacciato da macigni e cumuli di lamiere. “Per Salvini siamo ‘senza cuore’? Dispiace, molto, ma io credo che Salvini conosca gli imprenditori e sappia quello che c’è nei loro cuori”, ha detto Benetton.

La responsabilità di Autostrade per l’Italia

“Il disastro di Genova deve essere per noi come azionisti un monito perenne, anche se terribile, a non abbassare mai la guardia”. Così Gilberto Benetton, imprenditore tessile la cui famiglia controlla Autostrade per l’Italia, parla per la prima volta dal crollo del ponte Morandi.

Ha assicurato: “Se nel caso di Autostrade sono stati commessi errori, quando si sarà accertato l’accaduto verranno prese le decisioni che sarà giusto prendere”.