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Giovanna Pedretti: disposta l'autopsia per oggi

Polizia macchina

Giovanna Pedretti: l'autopsia aiuterà a chiarire tutti i dubbi sul caso?

Si continua ad indagare sul caso di Giovanna Pedretti, ristoratrice inizialmente salita agli onori della cronaca per una recensione alla sua pizzeria ritenuta probabilmente falsa o modificata. Situazione che però è cambiata alcuni giorni dopo, quando il corpo della donna è stato ritrovato nei pressi del fiume Lambro. Oggi si terrà l’autopsia che potrebbe chiarire la situazione.

Giovanna Pedretti: tiene banco l’ipotesi del suicidio

Si continua ad indagare sul caso di Giovanna Pedretti e per riuscire a dare una risposta a tutte le domande è stata disposta per oggi l’autopsia sul corpo della donna, autopsia che si terrà all’Istituto di Medicina legale di Pavia. La procura nel frattempo continua il suo lavoro che ha portato al ritrovamento di alcune tracce di sangue nella macchina della ristoratrice, vettura parcheggiata a pochi metri dal fiume Lambro dove è stato rinvenuto il cadavere della donna.

Tracce che erano presenti sui sedili e, in particolar modo, sui tappetini. Al momento tale scoperta non sembra però aver portato a novità sostanziali e le indagini puntano ancora sulla pista del suicidio. Ma toccherà all’autopsia confermare questa tesi o dare il via a nuove strade che non sono state ancora battute dalla procura.

Giovanna Pedretti: la recensione che ha dato il via a tutto

Quello di Giovanna Pedretti è diventato un caso particolare, il tutto ha avuto inizio dall’ormai famosa recensione negativa fatta alla sua pizzeria, nella quale un utente lamentava la presenza di un disabile ed una persona omosessuale. La donna aveva criticato tale individuo attirando le attenzioni dei media e, forse proprio per questo motivo, a stretto giro erano seguite alcune indiscrezioni sulla possibilità che tale recensione potesse essere falsa.

La situazione si era gonfiata a tal punto che Giovanna Pedretti è stata ascoltata dalla Questura proprio per trovare una risposta sul mistero che aleggiava sulla recensione. Durante l’incontro la donna aveva ribadito di non conoscere l’identità della persona che aveva scritto la recensione e, soprattutto, che la suddetta fosse vera e non un falso creato da lei.