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Giuliano De Seta morto in stage, risarcimento negato alla famiglia. Inail: “Questioni legate al reddito”

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La famiglia di Giuliano De Sete, il ragazzo di 18 anni morto mentre stava facendo uno stage, non riceverà alcun risarcimento. La spiegazione dell’Inai

Il 18enne Giuliano De Seta è morto a causa di un incidente sul lavoro mentre stava partecipando a uno stage organizzato dalla scuola: l’Inail ha spiegato per quale motivo i genitori della giovanissima vittima non riceveranno alcun risarcimento per quanto accaduto.

Giuliano De Seta morto in stage, risarcimento negato alla famiglia

Oltre al danno anche la beffa. I genitori di Giuliano De Seta, il 18enne morto schiacciato da un blocco d’acciaio di una tonnellata mentre stava svolgendo l’alternanza scuola-lavoro, non riceveranno alcun timo di risarcimento.

Secondo quanto riferito da Il Gazzettino, la vittima era tecnicamente registrata come stagista e non come operaio della Bc Service di Noventa di Piave, in provincia di Venezia, ossia l’azienda presso la quale lo scorso 16 settembre, intorno alle ore 17:00, si è consumata la tragedia. A quanto si apprende, è proprio la particolare posizione contrattuale che influenza il diritto al risarcimento Inail. Secondo la norma, solo in caso di stagista “capofamiglia” si avrebbe diritto a un indennizzo. Data l’età media degli allievi che partecipano all’alternanza scuola-lavoro, tuttavia, è pressoché impossibile che i due requisiti possano coincidere.

Intanto, Enzo De Seta e Antonella, padre e madre della vittima, hanno dichiarato di voler “solo sapere come è morto nostro figlio”. Per fare luce sull’accaduto, il gip ha affidato l’incarico a un ingegnere che, nel ruolo di “superconsulente”, spiegherà la dinamica che ha portato alla morte del 18enne. Il perito scelto è l’ingegner Franco Curtarello. Nonostante il procedere delle indagini, tuttavia, la questione del risarcimento resta sospesa.

Inail: “Questioni legate al reddito”

Sulla vicenda, è intervenuta in modo diretto la direttrice dell’Inail del Veneto, Enza Scarpa. “I genitori non hanno avuto diritto a una rendita per la morte di Giuliano perché il reddito familiare supera la somma minima di legge, calcolata in base alla composizione del nucleo familiari”, ha detto Scarpa. “Ma i diritti dei dipendenti, degli stagisti e degli studenti in formazione lavoro per Inail sono gli stessi”.

La direttrice dell’Inail del Veneto, quindi, ha spiegato che il mancato risarcimento non riguarda il fatto che il ragazzo stesse affrontando un periodo di formazione-lavoro con la scuola. Anche se fosse stato dipendente della società, infatti, pare che la situazione non sarebbe cambiata. “Ci siamo occupati dell’incidente sul lavoro di Giuliano dal giorno in cui è accaduto per dare alla famiglia tutto il supporto possibile”, ha aggiunto Scarpa. “Abbiamo riconosciuto l’infortunio mortale sul lavoro subito e questo sarà importante anche ai fini processuali. E anche gli altri aiuti previsti dalla legge sono stati erogati”.

La famiglia del 18enne, quindi, ha ricevuto un assegno per spese funerarie, così come previsto dalla legge in caso di morte per incidente sul lavoro.