> > Gomorra 3: più azione e ritmo nella nuova serie

Gomorra 3: più azione e ritmo nella nuova serie

Gomorra

I nuovi episodi della terza stagione di Gomorra andranno in onda da venerdì su Sky Atlantic HD e in anteprima al cinema il 14 e il 15 novembre

Si comincia da capo, con nuovi personaggi cattivi, una nuova ambientazione e una nuova guerra. Da una parte ci sono sempre loro: Genny (Salvatore Esposito), Ciro (Marco D’Amore), Patrizia (Cristiana Dell’Anna) e Scianel (Cristina Donadio). Dall’altra si aggiungono le new entrie, quali Enzo (Arturo Muselli) e Valerio (Loris De Luna). Stiamo parlando di Gomorra 3, dove troveremo un rinnovato scontro generazionale, con una piccola variazione del tema dei figli che uccidono i padri.

ciro

Nella terza stagione di Gomorra, dunque, c’è il male assoluto e c’è la criminalità. In onda da venerdì su Sky Atlantic HD, la nuova stagione è diversa e allo stesso tempo, se si può dire, migliore rispetto alle due precedenti. Le differenze, per un occhio non particolarmente attendo, potrebbero risultare minime. Eppure è evidente come la componente mainstrem, fatta di inseguimenti, scazzottate, colpi di scena, cliffhanger studiati con attenzione, sia ora più accentuata. Ma nel caso di Gomorra, commerciale non significa scadente, anzi. L’eredità lasciata da Stefano Sollima e presa da Francesca Comencini e Claudio Cupellini resta. È innegabile in ogni inquadratura, in ogni frame, in ogni lampo di luce.

Gomorra: il successo oltre oceano

Adesso che la serie ha raggiunto un pubblico davvero molto ampio, arrivando anche negli Stati Uniti d’America, è il momento di azzardare con una narrazione più fruibile e movimentata. Ogni episodio si sostiene con una forza propria, con un ritmo ricco e appassionante. Uno di questi episodi, in particolare, racconta la storia dell’Immortale lontano dalle Vele e da Napoli. E sembra quasi un film, tanto è ben costruito. Un film breve, dove il protagonista assoluto è Ciro, a metà strada tra Clint Eastwood e Iago.

gomo

Gomorra 3 è un universo in continua contrazione. Dalla prima stagione, con un’ottica più nazionale, si è passati alla seconda, ambientata tra Roma e l’Honduras. Ora, con la terza, gli spazi si restringono: dall’area nord di Napoli ci si sposta nel centro storico della città. Non c’è, come vuole la cronaca quotidiana, una consacrazione del male o del maligno. Gomorra è una storia di potere, di uomini e di donne, di padri e di figli. Ma anche di mostri che uccidono mostri. Tra una sparatoria e l’altra tutti restano sospesi, né vivi né morti, né completi né disfatti. Sono solo tutti condannati. Gomorra è la tv migliore che ci sia, figlia di un’idea nata con Romanzo criminale e amalgamata con un’impostazione cinematografica riadattata per il piccolo schermo.

Sky Italia, Cattleya e Fandango esportano dunque all’estero un prodotto competitivo, ma ridanno anche vita al mercato italiano. Perché, per una volta, siamo noi italiani a dettare un nuovo standard nel settore cinematografico.