Il gonfiore addominale del dopo pranzo o del dopo cena può essere dovuto all’eccessiva deglutizione di aria durante i pasti, oppure all’assunzione di cibi che scatenano una produzione esagerata di gas da parte della flora batterica intestinale.
La prima cosa da fare per evitare tale disturbo è mangiare più lentamente, masticando bene ogni boccone. Se si ingoia il cibo troppo velocemente si ingerisce una grande quantità d’aria, e lo stesso accade se si chiacchiera troppo durante i pasti. Mangiare in silenzio non può che giovare alla salute, ed è utile per riscoprire sapori e profumi dimenticati.
Oltre alla qualità dello stare a tavola, però, è importante anche la qualità del cibo. Da evitare acqua e bevande gassate, poiché addizionati di anidride carbonica che è un gas allo stato puro. Da evitare o quantomeno ridurre il consumo di frullati, frappé e gelati, che durante la preparazione inglobano molta aria, e moltissimi dolcificanti artificiali contenuti in gomme e caramelle, dal sorbitolo al mannitolo, che possono favorire la crescita di batteri intestinali che producono gas, peggiorando il disturbo. Le gomme da masticare, inoltre, sono due volte dannose: oltre a contenere dolcificanti sintetici richiedono una masticazione continua ma priva di ingestione, e perciò spingono a deglutire ingenti quantità d’aria. Per placare un feroce attacco di fame meglio optare per un frutto succoso, piuttosto che una gomma. Attenzione però a mele, banane, prugne e uva secca: anche tra frutta e verdura si nascondono alcune varietà che favoriscono la produzione di gas intestinali. Oltre a questi quattro frutti, anche fagioli e piselli secchi, soia, lenticchie, cavoli, ravanelli, cipolle, broccoli, cavolfiore e cetrioli sono alimenti che favoriscono la produzione di gas, come anche i fritti e i cibi molto grassi in generale.
Tuttavia non tutto va scartato per sempre: il segreto è imparare a riconoscere i cibi che gonfiano per inserirli nella dieta da consumare con moderazione e magari a distanza di qualche giorno. In questo modo l’intestino imparerà gradualmente ad assimilare queste sostanze nella maniera corretta, riducendo al minimo la formazione di gas.