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Governo Conte, presentati i nomi dei 18 ministri: 5 le donne

Nasce il governo Lega-M5S, Conte premier

A quasi tre mesi dalle elezioni di marzo, è nato il governo giallo-verde con Conte premier.

Dopo 88 giorni dalle elezioni del 4 marzo, l’Italia ha un nuovo governo. È nato un esecutivo giallo-verde, frutto di un accordo tra i due partiti di maggioranza, Lega e Movimento Cinque Stelle. Il ruolo di Presidente del Consiglio sarà ricoperto da Giuseppe Conte, che nella serata del 31 maggio ha presentato al Colle la lista dei ministri. Nel pomeriggio del 1 giugno il giuramento del nuovo governo al Quirinale. Si attende la prossima settimana per il voto di fiducia.

Nasce il governo Conte

Il 31 maggio, a quasi tre mesi dalle elezioni del 4 marzo, è nato il governo Conte. La crisi istituzionale italiana è stata superata grazie al raggiungimento di un accordo tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Il nuovo esecutivo sarà guidato da Giuseppe Conte, il professore che Sergio Mattarella aveva precedentemente incaricato di formare un governo e che ha rimesso l’incarico dopo il mancato raggiungimento di un accordo sul ministro dell’Economia. Il primo tentativo di formare un esecutivo giallo-verde si è arenato sul nome di Paolo Savona, fortemente voluto da Matteo Salvini e Luigi Di Maio ma osteggiato al Presidente della Repubblica. Dopo la breve parentesi del premier incaricato Cottarelli, l’impasse è stato superato. I leader di Lega e M5S hanno accettato di proporre per il Ministero dell’Economia un nome diverso da quello di Savona e di presentare una nuova squadra di governo.

Il 31 maggio è stata una giornata di trattative e accordi per Salvini e Di Maio. I due leader di maggioranza hanno mantenuto un totale riserbo sull’andamento dei colloqui fino alle ore 19, quando hanno comunicato: “È stato raggiunto l’accordo per un governo politico M5s-Lega”.

Le trattative

Il veto posto da Mattarella su Paolo Savona, le dimissioni di Conte e l’incarico dato a Cottarelli hanno fatto precipitare l’Italia in una crisi istituzionale e politica vista con preoccupazione anche dall’estero. Erano ormai date per certe elezioni anticipate in tempi brevi, addirittura brevissimi secondo quanti hanno chiesto di tornare alle urne a luglio. Ma il 30 maggio Di Maio ha dichiarato una prima apertura a nuove trattative con la Lega per la formazione di un esecutivo “del cambiamento”. Il leader del Movimento si è detto disponibile a proporre al Colle un nome diverso da quello di Savona al Ministero dell’Economia.

Il giorno successivo Salvini, che stava già preparando una dura campagna elettorale, è tornato a Roma dove sono iniziati i colloqui con i leader delle principali forze politiche alleate. Fondamentale è stato l’incontro con Giorgia Meloni, rappresentante di Fratelli d’Italia. Dopo aver ottenuto dalla Meloni l’astensione del suo partito al voto di fiducia, Salvini ha incontrato Di Maio. Le trattative con il leader pentastellato per la formazione della squadra di governo sono state lunghe. Il leader del Carroccio ha poi rotto il silenzio con una dichiarazione sul proprio profilo Facebook: “Forse finalmente ci siamo dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie”.

Dopo le dimissioni di Cottarelli, Giuseppe Conte si è presentato in Quirinale nella serata del 31 maggio e ha tenuto il suo primo discorso come premier: “Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi del contratto, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani”. Il Presidente della Repubblica ha così commentato: “Si è concluso un complesso itinerario”. Il nuovo esecutivo si presenterà in Quirinale alle 16 del 1 giugno per il giuramento.

La lista dei ministri

Al Colle, Conte ha anche presentato la lista dei ministri che formeranno la nuova squadra di governo. Tra le proposte, significativa è quella relativa al ministero dell’Economia: il nome di Savona è stato sostituito con quello di Giovanni Tria, professore e preside della facoltà di Economia all’università romana di Tor Vergata. Paolo Savona farà comunque parte del nuovo esecutivo come ministro degli Affari europei. Giorgetti, uno dei nomi papabili per l’Economia, è stato invece proposto come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Il Ministero degli Esteri sarà affidato a Enzo Moavero Milanesi, ex ministro dell’Ue per il governo Monti e Letta.

Dicasteri affidati anche ai leader dei partiti di maggioranza: Salvini al Ministero dell’Interno e Di Maio al “superministero” del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Tra gli altri nomi del governo Conte: Elisabetta Trenta come ministro della Difesa, Alfonso Bonafede al Ministero della Giustizia, Riccardo Fraccaro ai Rapporti con il Parlamento, Danilo Toninelli alle Infrastrutture, Giulia Grillo ministro della Sanità, Marco Bussetti all’Istruzione, Sergio Costa all’Ambiente e Alberto Bonisoli al Ministero dei Beni Culturali.

La nuova squadra di governo si compone di 18 ministri, tra i quali compaiono 5 donne. L’assegnazione dei dicasteri segna una maggioranza pentastellata: 9 i ministri del Movimento, 6 quelli della Lega. Sono presenti anche 3 tecnici.

Il voto di fiducia

All’inizio della prossima settimana, l’esecutivo Lega-M5S si presenterà in Parlamento per ottenere il voto di fiducia delle Camere. Salvini ha ottenuto l’astensione di Giorgia Meloni: “Per patriottismo diamo una mano perché l’Italia è sotto attacco e non ci possiamo permettere il voto a luglio”. Ma il partito di Berlusconi annuncia una “battaglia per i cittadini” contro il nuovo governo. Dura opposizione anche dal Partito democratico e da Liberi e Uguali. “Costruiremo l’alternativa al governo populista e di destra che ha un programma pericoloso, antieuropeo e iniquo”, ha dichiarato Maurizio Martina.