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Governo Meloni, Landini rilancia lo sciopero del 7 ottobre: "Diritti Costituzione sono messi in discussione"

Governo Meloni Landini

Il segretario della CGIL, Landini, è tornato a parlare della manifestazione che si terrà a Roma il 7 ottobre: "Per cambiare politiche esecutivo c'è bisogno della mobilitazione unitaria".

“I diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione sono oggi tutti messi in discussione…”, a dirlo è il segretario della CGIL, Maurizio Landini che, in una intervista rilasciata a “Il Corriere della Sera”, è tornato ancora a parlare della manifestazione che è stata fissata a Roma il prossimo 7 ottobre. In quest’occasione – ha ricordato – oltre alla CGIL presenzieranno “oltre 100 associazioni che vogliono un cambiamento”.

Governo Meloni, Landini torna a parlare della manifestazione del 7 ottobre

Il segretario della CGIL, Landini, ha evidenziato: “Per cambiare le politiche del governo c’è bisogno di una mobilitazione unitaria, per ribadire che una grande parte del Paese è pronta a difendere la Costituzione“. Sull’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha invece dichiarato con tono critico: “Continua a chiamare a tavoli finti organizzazioni sindacali senza alcuna rappresentanza ma solo firmatarie di contratti pirata“.

“Delega fiscale va nella direzione opposta a quella di cui il Paese ha bisogno”

Landini, parlando ancora delle politiche portate avanti dal Governo Meloni ha osservato: “Il governo ha fatto due cose che danno il senso di dove sta portando il Paese. Da un lato, taglia il reddito di cittadinanza a famiglie povere, non offre un percorso di occupazione e scarica sui Comuni. Dall’altra parte, fa votare in Parlamento una legge delega fiscale che va nella direzione opposta di quello di cui questo Paese ha bisogno”. Infine ha precisato: “Tutti questi interventi li sta facendo escludendo dal confronto le organizzazioni sindacali confederali del nostro Paese”.