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Guerra in Ucraina, Mosca: “Fissato accordo su cessate il fuoco”

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Guerra in Ucraina: è stato dichiarato concluso il terzo round di negoziati che ha coinvolto la delegazione russa e la delegazione ucraina.

È stato dichiarato concluso il terzo round di negoziati che ha visto la delegazione russa e la delegazione ucraina confrontarsi sul futuro della guerra in Ucraina, scaturita a seguito dell’invasione ordinata da Mosca.

Guerra in Ucraina, concluso il terzo round di negoziati: “Piccoli sviluppi positivi su corridoi umanitari”

Nel tardo pomeriggio di lunedì 7 marzo, il terzo round di negoziati tra i rappresentanti delle delegazioni inviate da Mosca e da Kiev per confrontarsi sulla guerra in Ucraina si è concluso. La conclusione delle trattative è stata comunicata dall’ambasciata russa Minsk, in Bielorussia.

La notizia è stata confermata anche dal consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak, attraverso un tweet. Nello specifico, il messaggio condiviso dal consigliere Podolyak riporta quanto segue: “Il terzo round dei negoziati è finito. Ci sono piccoli sviluppi positivi nel miglioramento della logistica per i corridoi umanitari – e ha aggiunto –. Sono continuate intense consultazioni politiche sul blocco politico, insieme al cessate il fuoco e alle garanzie di sicurezza”.

In relazione all’attivazione dei nuovi corridoi umanitari prevista per la giornata di martedì 8 marzo, il caponegoziatore della delegazione russa, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass, ha dichiarato: “La Russia si augura che domani i corridoi umanitari funzionino”.

L’ex ministro della Cultura Medinsky, inoltre, ha anche affermato: “Gli ucraini ci hanno dato assicurazioni, noi speriamo che i corridoi umanitari saranno aperti da domani. Le nostre aspettative non si sono attuate”.

Kiev, almeno quattromila persone devono essere evacuate

Poco dopo la chiusura dei negoziati tra le delegazioni, le sirene antiaereo hanno ricominciato a suonare a Kiev. Il nuovo attacco russo messo in atto contro la capitale ucraina è stato annunciato dalla municipalità attraverso il suo profilo Telegram ufficiale. I cittadini ucraini, quindi, sono stati esortati a nascondersi rapidamente nei rifugi.

A quanto si apprende, il ministro dell’Interno ucraino Denis Anatolijovic Monastirskij ha riferito che almeno 4 mila persone devono essere ancora evacuate dalla periferia di Kiev. Il ministro, inoltre, si è duramente scagliato contro Mosca accusando il Cremlino di fare “tutto quello che può per prevenire i corridoi umanitari”.

Colloqui Scholz-Biden-Macron-Johnson sulla guerra in Ucraina

Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha partecipato a una videoconferenza con il presidente americano Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Boris Johnson. Secondo quanto riferito da una nota diramata dalla cancelleria tedesca, il confronto tra i quattro leader si è incentrato sulla “preoccupazione per un’ulteriore escalation russa e per la questione dell’assistenza umanitaria nell’area di crisi”.

È stato riferito, inoltre, che i leader hanno “concordato che la protezione dei civili debba avere la più alta priorità” mentre è stata ribadita la richiesta alla Russia di “porre immediatamente fine all’invasione che viola il diritto internazionale”.

La Casa Bianca, invece, ha diramato una nota per sottolineare che Scholz, Biden, Macron e Johnson hanno anche ribadito la loro “determinazione a continuare ad aumentare i costi sulla Russia per la sua invasione ingiustificata e non provocata dell’Ucraina. I quattro leader hanno anche sottolineato il loro impegno a continuare a fornire assistenza economica, umanitaria e di sicurezza all’Ucraina e hanno discusso dei loro rispettivi colloqui con i presidenti russo e ucraino”.

La rigidità dei rapporti tra le potenze europee e Mosca, tuttavia, comincia a vacillare, soprattutto sul fronte della riduzione della dipendenza dalla Russia in materia di energia. Tra i Paesi europei che sono maggiormente legati al gas e al petrolio russo, infatti, la riduzione della dipendenza dal Paese guidato da Vladimir Putin è un obiettivo strategico fondamentale in considerazione dell’invasione dell’Ucraina ma che deve essere conseguito “passo per passo”. In caso contrario, si rischia di generare conseguenze catastrofiche per le Nazioni che acquistano i prodotti energetici russi. La posizione è stata espressa nella giornata di lunedì 7 marzo dal premier olandese Mark Rutte, durante una riunione con il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente canadese Justin Trudeau, tenuta a Downing Street, a Londra.

USA: “Mosca ha mobilitato quasi il 100% delle sue forze di combattimento”

Nell’ambito della guerra in ucraina, gli Stati Uniti d’America, come riportato dalla CNN, hanno asserito che il Cremlino ha mobilitato “quasi il 100% delle sue forze di combattimento che erano state stanziate in Russia e Bielorussia prima dell’invasione dell’Ucraina”. A rendere nota l’informazione, è stato un alto dirigente del Pentagono.

CNN, 267 milioni di rifugiati in Romania. Borrell, colloqui con Cina su corridoi umanitari

Sempre la CNN, poi, ha riferito che circa 267 mila rifugiati ucraini hanno attraversato il confine con la Romania chiedendo asilo nel Paese.

In merito alla fuga dei profughi ucraini e alla necessità di attivare quanto prima corridori umanitari sicuri e protetti, nel pomeriggio di lunedì 7 marzo, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera, Josep Borrell, ha dialogato con il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi. Nel corso della telefonata (la seconda dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Alto rappresentante UE ha chiesto al suo omologo cinese di appoggiare e favorire la creazione di corridoi umanitari al fine di consentire che i civili vengano messi in salvo quanto prima.

Raid aereo a Mykolaiv: 8 morti e 19 feriti. Torre delle tv sotto controllo russo a Malitopol

Nel frattempo, con il procedere delle aggressioni in Ucraina, il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha riferito che otto soltati ucraini sono morti in seguito a un raid aereo russo. Il governatore, inoltre, ha anche aggiunto che almeno altri 19 militari dovrebbero essere rimasti feriti dopo il lancio di un missile che aveva come obiettivo la loro caserma.

Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, invece, ha postato su Facebook il seguente messaggio: “La torre della televisione, così come le torri di comunicazione radio, sono sotto il controllo degli occupanti della città di Melitopol. Sequestrate dalle forze armate della federazione russa”.

L’Oms, poi, ha svelato che si sono verificati 16 attacchi russi indirizzati a strutture sanitarie ucraine nell’arco di tempo compreso tra il 24 febbraio e il 3 marzo.

Russia, Lavrov: “Missione speciale voluta da Mosca necessaria per evitare la guerra in Ucraina”

In Russia, il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha commentato l’andamento dell’operazione militare speciale ordinata dal Cremlino contro l’Ucraina. A questo proposito, il ministro degli esteri russo ha precisato che l’obiettivo della “missione speciale” voluta da Mosca è necessaria per impedire lo scoppio di una guerra in Ucraina.

Il Ministero delle Sicurezza Digitale russo, invece, ha rilasciato alcune dichiarazioni relative alla sicurezza in contesto tecnologico. A questo proposito, è stato annunciato che il Ministero non ha in programma di disconnettere la Russia dalla rete Internet globale. La notizia è stata diffusa dall’aagenzia Tass attraverso un messaggio condiviso su Telegram e smentisce quanto riferito dalla testata Nexta tv che aveva presentato documenti secondo i quali il Cremlino avrebbe disconnesso la rete di Mosca a partire dal prossimo venerdì 11 marzo.

Il ministro della Sicurezza Digitale, tuttavia, ha affermato: “Ci sono continui attacchi informatici ai siti russi dall’estero. Ci stiamo preparando per diversi scenari. Non ci sono piani per disconnettere Internet dall’interno”.

Guerra in Ucraina, arrestato il politico bulgaro “filo-russo” Kostadinov

Nella giornata di lunedì 7 marzo, il politico bulgaro Kostadin Kostadinov, leader di Vazrazhdane, è stato arrestato dalla polizia nel corso della sua visita a Bolhrad, località situata in Ucraina presso la quale risiede una forte minoranza bulgara. In relazione all’arresto, la polizia ucraina ha deciso di porre in stato di fermo Kostadinov in quanto identificato come un “politico filorusso”.

Inoltre, le forze dell’ordine hanno vietato al leader di Vazrazhdane di entrare nel Paese per i prossimi dieci anni.

Zelensky: “No a ultimatum di Mosca, urgente colloquio con Putin”

Anche nel corso del terzo round di negoziati, il Cremlino ha ribadito le proprie condizioni per porre fine al conflitto armato in Ucraina. Le condizioni Mosca prevedono che Kiev rinunci a entrare nella NATO e che l’indipendenza delle regioni separatiste di Lungansk e di Donetsk nel Donbass e il predominio russo sulla Crimea vengano riconosciuto.

Le richieste di Mosca, per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non sono “altro che ultimatum e non siamo preparati per gli ultimatum”.

Nel corso di un’intervista rilasciata alla ABC, inoltre, Zelensky ha precisato: “Non vogliamo ultimatum. Ma abbiamo la possibile soluzione per questi tre punti, elementi chiave, ciò che deve essere fatto è che il presidente Putin inizi a dialogare. Avviare il dialogo invece di vivere nella bolla dell’informazione senza ossigeno”.

USA: “Forze russe stanno bombardando le principali città ucraine”

Nel frattempo, la CNN ha riportato quanto asserito da un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti che ha affermato che le forze russe stanno “intensificando i bombardamenti sulle principali città ucraine”.

In particolare, l’alto funzionario americano ha spiegato: “Le forze russe stanno intensificando i bombardamenti su Kharkiv, Kiev e Chernihiv, così’ come su Mykolaiv e Mariupol. Abbiamo certamente notato aumenti di quelli che chiamiamo incendi a lungo raggio, bombardamenti, attacchi missilistici, artiglieria, e valutiamo che questi attacchi stiano colpendo obiettivi civili, infrastrutture, aree residenziali – e ha aggiunto –. Non è chiaro se i russi stiano colpendo deliberatamente obiettivi civili o se si tratti di conseguenze di imprecisione ma chiaramente sta accadendo. Sta accadendo ad un ritmo maggiore e su scala maggiore, e questa è un’ulteriore prova della natura sconsiderata di questa invasione”.

Guerra in Ucraina, abbattuto un aereo dell’aeronautica russa su Kiev

Nella serata di lunedì 7 marzo, è intervenuto il comandante in capo delle forze armate ucraina Valery Zaluzhny che ha scritto il seguente messaggio su Facebook: “Aerei delle forze armate ucraine hanno abbattuto un aereo dell’aeronautica russa su Kiev alle 20.30. Alle 21.10, un secondo aereo nemico è stato abbattuto in una battaglia aerea vicino alla città”.

Guerra in Ucraina, Mosca: “Fissato accordo su cessate il fuoco”

Nella tarda serata di lunedì 7 marzo, Mosca ha comunicato di aver fissato un cessate il fuoco temporaneo e localizzatoche riguarderà alcune città ucraine. Il Cremlino ha stabilito che la tregua momentanea avrà inizio alle 10:00 ora locale di martedì 8 marzo, corrispondenti alle 08:00 ora italiana. A partire dalle 10:00 ora locale, i civili ucraini potranno evacuare le aree interessate dal conflitto usando i corridoi umanitari.

La notizia è stata diramata dalle agenzie russe che hanno riportato quanto dichiarato dal Ministero della Difesa.

Discorso di Putin alla Nazione: “I nostri militari sanno di essere nel giusto: lottano contro i neonazisti ucraini”

In merito alla guerra in Ucraina, è intervenuto il presidente Vladimir Putin che, nella tarda serata di lunedì 7, ha tenuto un discorso alla Nazione durante il quale ha annunciato che la Russia non invierà né utilizzerà su territorio ucraino i militari di leva o i riservisti.

A proposito della composizione delle truppe russe inviate in Ucraina, si era espresso anche il Pentagono che, prima dell’intervento di Putin e come rivelato dal Wall Street Journal, aveva lasciato intendere che il Cremlino stesse “cercando di reclutare siriani”. Al momento, tuttavia, è stato precisato che non è noto se i “foreign figthters” siano già presenti sul territorio o meno.

Nel suo discorso alla Nazione, inoltre, Putin ha affermato: “I nostri militari sanno di essere nel giusto e agiscono in questa speciale operazione anche resistendo dopo esser stati feriti. Nella regione di Volnovakha sono riusciti a sfondare una difesa che i nazionalisti hanno rafforzato per quasi 8 anni. Questa guerra rivela che noi siamo in guerra contro i neonazisti – e ha aggiunto –. I neonazisti hanno aperto il fuoco sugli studenti cinesi che cercavano di lasciare Kharkov, due di loro sono rimasti feriti”

Facendo riferimento a tutte le varie etnie che abitano la Federazione Russa e che compongono l’esercito nazionale, il presidente ha asserito: “Sono un Lak, sono un daghesta, un ceceno, un inguscio, un russo, un tartaro, un ebreo”.

In questo contesto, inoltre, ha assegnato il primo riconoscimento del titolo di Eroe della Russia per aver combattuto in Ucraina a Nurmagomed Gadzhimagomedov, originario del Daghestan e Lak per nazionalità).

Putin ha anche ricordato che “7 milioni di rubli saranno pagati ai familiari dei militari morti nella campagna ucraina, e 3 a tutti i soldati feriti sul campo di battaglia”.

Infine, al termine del discorso, è stato osservato un minuto di raccoglimento per commemorare le vittime della guerra.